News27 settembre 2025 13:00

Operazione antidroga tra Savona e Imperia: cinque arresti e undici indagati

Sequestrati dai carabinieri 12 Kg di hashish, 2 di marijuana, 110 g di cocaina, una decina di pastiglie di ecstasy e circa 15.000 euro in contanti

Operazione antidroga tra Savona e Imperia: cinque arresti e undici indagati

 


Nella giornata di ieri, a conclusione di una articolata indagine antidroga, i Carabinieri della Compagnia di Albenga, nei comuni di Ceriale, Savona e Diano Marina, supportati dai militari delle Compagnie di Savona e Imperia, nonché dal Nucleo Cinofili Carabinieri di Villanova d’Albenga, hanno dato esecuzione ad una ordinanza di applicazione di misure cautelari emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Savona nei confronti di cinque persone italiane, tra i 38 e 50 anni di età, residenti nelle province Savona e Imperia. Due degli arrestati sono stati tradotti in carcere ad Imperia, mentre tre sono stati sottoposti agli arresti domiciliari.

L’attività investigativa, svolta dalla Compagnia Carabinieri di Albenga a partire dal maggio 2024 e coordinata dalla Procura della Repubblica di Savona, ha portato ad indagare complessivamente undici soggetti, residenti nelle province di Savona, Imperia, Alessandria e Asti, consentendo di documentare, attraverso mirati servizi di osservazione, pedinamenti e intercettazioni telefoniche ed ambientali, una fitta rete di contatti illeciti e di ricostruire il ruolo di ognuno degli undici indagati nell’attività di spaccio di varie tipologie di sostanze stupefacenti.

Nel corso delle indagini sono stati altresì effettuati tre arresti in flagranza di reato, a finire in manette due indagati per spaccio di droga, nonché un altro uomo della provincia di Savona, estraneo all’attività di spaccio, ma che si era offerto di nascondere e custodire stupefacenti e denaro contante presso la sua abitazione, venendo arrestato in flagranza. Vari soggetti poi, individuati come meri assuntori, sono stati segnalati alla Prefettura di Savona per gli adempimenti previsti dalla normativa vigente. 

A colpire gli inquirenti sono state da un lato le accortezze adottate dagli spacciatori che evitavano di comunicare telefonicamente, utilizzando esclusivamente varie applicazioni di messaggeria criptate, dall’altro la disinvoltura con la quale i soggetti erano soliti smerciare anche consistenti quantitativi di stupefacente; alcuni di loro, infatti, sono stati osservati mentre consegnavano la droga all’interno di buste della spesa, in qualche occasione in luoghi affollati come all’ingresso di bar, supermercati e ristoranti. 

Complessivamente l’attività ha consentito di sequestrare circa 12 Kg. di hashish, 2 Kg. di marijuana, 110 g. di cocaina, parte dei quali già suddivisi in dosi pronte per la vendita, una decina di pastiglie di ecstasy e circa 15.000 euro in contanti, ritenuti provento dell’attività illecita. Il valore dello stupefacente sequestrato, una volta sul mercato, avrebbe reso agli spacciatori svariate decine di migliaia di euro.

 

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