"Finiamola di dire che va tutto bene, perché la realtà e ben diversa: anche a Savona e Provincia cresce il lavoro povero, precario, insicuro e più in generale la povertà. La Cgil di Savona presente in Piazza a Roma per un nuovo modello sociale e di sviluppo anche del nostro territorio che metta al centro le persone e il lavoro; sono oltre 300 i savonesi che questa mattina sono partiti in treno per raggiungere la capitale, pensionate, pensionati, lavoratori, lavoratrici, e disoccupati".
“In questo Paese e nella nostra Provincia c’è un'emergenza salari, pensioni, sanità e sviluppo economico – afferma Andrea Pasa, segretario Cgil Savona –: il potere d’acquisto dei lavoratori e dei pensionati in questi anni è drasticamente calato, si è tutti più poveri pur lavorando".
"In provincia di Savona oltre 15mila lavoratori hanno una retribuzione annua che non arriva a 10 mila euro lordi e le retribuzioni medie orarie sono tra le più basse del nord ovest del Paese , con il 95% di contratti precari, il 47% part time e addirittura il 40% stagionali (poveri lavorando e poverissimi quando andranno in pensione).
Il governo ci propone le solite mance con i bonus fiscali che se va bene arriveranno a 3/4 euro al mese, ma nel 2025 abbiamo pagato fino a 1.500 euro di maggiore tassazione sugli aumenti contrattuali. Per i pensionati la rivalutazione delle pensioni arriverà a 4 euro mensili".
"Inoltre – prosegue il segretario savonese – è stata aumentata nuovamente l’età della pensione: dal 2027 ci vorranno tre mesi in più, altro che cancellare la Legge Fornero.
Infine nulla su scuola e sanità, le risorse sono state spostate sulle armi e ancor peggio sul versante delle politiche industriali, dove si continua a svendere asset strategici del Paese e a non programmare nessun investimento in innovazione e sviluppo, facendo sprofondare l'apparato industriale italiano che vede un segno meno da oltre 2 anni nella produzione industriale".
"Non va meglio in provincia di Savona, dove intere filiere sono in difficoltà da tempo senza che Governo e Regione sappiano trovare soluzioni: automotive, chimica di base, comparto del vetro e acciaio con stabilimenti importantissimi per il territorio, con migliaia di occupati che continuano a non vedere prospettive future .
Serve un nuovo modello di sviluppo anche in provincia di Savona dove bassi salari , precarietà e assenza di politiche industriali sono il 'cancro' del territorio" conclude Pasa.













