News22 dicembre 2025 15:07

Una stanza tutta per sé

Inaugurato questa mattina lo spazio per le audizioni protette di donne e minori realizzato all’interno del Comando della Polizia Locale di Savona, in via Romagnoli 38

Una stanza tutta per sé

Erano presenti i rappresentanti dell'Amministrazione, il procuratore capo di Savona, Pelosi, i rappresentanti delle Forze dell'Ordine, del Vescovado e di Soroptimist che ha finanziato il progetto.

“Una stanza tutta per sé” è uno spazio pensato per accogliere donne e minori vittime di violenza in un ambiente riservato, sicuro e sereno. La stanza nasce con l’obiettivo di garantire un ascolto attento e rispettoso della persona, lontano da contesti formali o potenzialmente intimidatori. Un luogo in cui chi ha subito violenza possa sentirsi protetto, compreso e accompagnato nel delicato momento della denuncia, tutelando la dignità, la privacy e la serenità emotiva.

«Per Savona è importante avere uno spazio di questo tipo perché è frutto della proposta di un'associazione, Soroptimist, e del lavoro intenso della Polizia Locale – ha dichiarato il sindaco di Savona Marco Russo  È un luogo dove accogliamo le fragilità, in particolare le donne vittime di violenza, e dove hanno la possibilità di esprimersi liberamente. È bello che la Stanza sia stata creata nella sede del Comando, perché dimostra che è al servizio del cittadino, soprattutto nelle sue fragilità».

“Una stanza tutta per sé”, è stato spiegato nel corso dell'inaugurazione, consente di ridurre il rischio di ulteriore trauma, evitando l’attesa in spazi comuni e favorendo un clima di fiducia che incoraggia le vittime a rivolgersi alle istituzioni, anche grazie alla capacità di ascolto di personale appositamente formato per affrontare situazioni di particolare delicatezza e coordinato dal vicecomandante Francesca Ferba.

«È uno strumento in più a disposizione della città – ha aggiunto l’Assessore alla Polizia Locale Barbara Pasquali – ed è importante che le forze dell’ordine, quando compiono indagini su reati commessi contro donne e minori, abbiano a disposizione questo luogo. Sappiamo bene quanto sia importante per chi denuncia riuscire a parlare in maniera serena con gli inquirenti».

«Voglio ringraziare la dottoressa Bassi e la dottoressa Giorgi per avere creduto in noi – ha dichiarato il Comandante della Polizia Locale Igor Aloi – Contiamo di fare buon uso di questa Stanza, per la quale abbiamo formato nostro personale che ha acquisito competenze e abilità specifiche. Questa stanza nasce dall’esigenza di dare una risposta strutturata, con un luogo accogliente e personale formato».

Il progetto si inserisce in un più ampio impegno nazionale per il contrasto alla violenza di genere.

«Tutto quello che si può fare per prevenire i femminicidi e la violenza contro le donne va fatto – ha evidenziato Fiorenza Giorgi, ex magistrato e past president di Soroptimist – anche alla luce delle ultime modifiche del Codice che prevedono che la vittima vada sentita immediatamente, in modo da cristallizzare le sue dichiarazioni nel momento in cui si sente più forte, perché finalmente ha trovato la forza di ribellarsi al suo persecutore. Queste stanze che Soroptimist ha contribuito a creare in collaborazione con le Forze di Polizia sono gocce nel mare, ma hanno una funzione molto importante, fondamentale».

Un impegno confermato anche dai numeri del progetto.

«Dal 2014 Soroptimist ha finanziato più di 300 Stanze in tutta Italia in accordo con Polizia di Stato e Carabinieri – ha spiegato Annalisa Bassi, presidente del Soroptimist Club Savona – La collaborazione con la Polizia Locale è recente e quella di Savona è una delle prime in Italia a realizzare questo progetto. La Stanza è un presidio in più, un posto sereno a favore delle vittime fragili e delle donne che hanno bisogno di parlare con personale qualificato e formato in tutta tranquillità».

com