Il Sole24Ore scopre che Fincantieri e la controllata Infrastructure non hanno i requisiti per costruire il nuovo viadotto (nello specifico, manca la certificazione SOA, prevista dal Codice Appalti).
Questo dopo un mese e mezzo in cui si parla di Fincantieri per la ricostruzione.
Il decreto Genova, dato per pronto diverse volte, tarda ad esser pubblicato: verosimilmente, a causa degli screzi tra le due anime del Governo sulla revoca della concessione ad Autostrade per l'Italia.
Ipotesi di revoca che la Cgil commenta paventando la perdita di migliaia di posti di lavoro: “Se il governo ritirasse la concessione ad Autostrade esclusivamente nel tratto ligure la ricaduta potrebbe essere di un migliaio di posti di lavoro. Numeri che, in caso di revoca della concessione nazionale, potrebbero aumentare fino a 7000 posti di lavoro”.
Come se revocar la concessione ad Autostrade significasse che nessuno più lavorerà alle manutenzioni o ai caselli, e non che magari i lavoratori potrebbero essere assunti dallo Stato - con le tutele che ne derivano.
E mentre Toninelli scatena l'ironia social con la sua idea del ponte che verrà come “un luogo di incontro in cui le persone si ritrovino, possano vivere, giocare, mangiare”(!), il leghista Giorgetti, potente sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, non nasconde la stizza verso i compagni di governo: «Non mi chiedete di Autostrade: è materia di avvocati, io faccio il commercialista», dichiara ai giornali. «Mi pare che i Cinquestelle siano determinati a non dare ad Autostrade alcun ruolo sulla ricostruzione, sebbene la convenzione non sia ancora stata revocata. Qualcuno dovrebbe spiegare loro come funziona il diritto».
Se non avvenisse tutto sulla pelle di cittadini reali e soprattutto se non ci fosse la tragica memoria di 43 morti, sarebbe una trama degna di Kafka.
LNS
