Contromano18 dicembre 2018 07:22

Ponte Morandi: vincono gli indagati

Vince la non-gara la cordata Salini-Fincantieri: saranno loro, a ricostruire il viadotto sul Polcevera. Benvenuto cemento. Bentornati indagati. Tanto per cambiare

Ponte Morandi: vincono gli indagati

L’esperienza non ha insegnato nulla.

Poteva essere un viadotto bello ed eterno. Un viadotto costruito da un’azienda leader italiana, quella che per intenderci ha costruito le nuove chiuse del Canale di Panama.

Invece niente.

Tutto come previsto. Genova - nonostante l'immane sciagura - dovrà accontentarsi dell’ennesimo cementone che pare progettato dalla scuola edile.

Vince Salini - Fincantieri - Italferr.

E pazienza Commissario se l’AD Pietro Salini è indagato per turbativa d’asta proprio negl’infiltrati cantieri del Terzo Valico, a casa sua.

Pazienza Commissario se Fincantieri non ha neppure gli attestati SOA - OG3 per eseguire i lavori. E pazienza se oltre i suoi cancelli vi sono storie di sfruttamento da far impallidire i cronisti di Report.

Pazienza Commissario se la ex presidente di Italferr Maria Rita Lorenzetti (PD) è stata arrestata per associazione a delinquere finalizzata alla corruzione ed abuso di ufficio (ANSA)

Pazienza Commissario se le armature del cemento corrose sono costate 43 vittime.

Pazienza Commissario, così era scritto che andasse e come volevasi dimostrare, la sua è una scelta al ribasso nonostante l’occasione di fare qualcosa di finalmente bello.

Una scelta di cemento, come se la nostra regione non ne avesse già avuto abbastanza.

Trascriviamo qui sotto, a memoria, quel che scrisse l’ANSA.

Terzo Valico: Pietro Salini indagato per turbativa d'asta
Guerra al cugino Claudio.Difensori,mai partecipato a valutazioni
   (ANSA) - GENOVA, 22 MAR - Pietro Salini, amministratore
delegato di Salini-Impregilo, socio del Cociv, general
contractor che per conto di Rete ferroviaria italiana ha in
appalto il cantiere del Terzo Valico, l'alta velocita' tra Genova
e Milano, e' indagato dalla procura di Genova per turbativa
d'asta. E nella vicenda spunta anche la guerra al cugino,
Claudio Salini, morto in un incidente sulla Cristoforo Colombo a
Roma nell'autunno del 2015. Le gare sarebbero potute andare a
tutti, "tutti, tranne mio cugino", ripeteva Pietro che non lo
voleva tra i piedi per ruggini familiari. La notizia
dell'inchiesta sul conto di Pietro Salini e di altri indagati e'
riportata oggi da vari quotidiani. I legali di Pietro Salini,
Grazia Volo e Francesco Mucciarelli, dicono che l'iscrizione del
loro assistito nel registro degli indagati ''coincide
sostanzialmente con la chiusura delle indagini, nel corso delle
quali e' stato verificato dallo stesso consulente del P.M. che le
opere realizzate dal Cociv sono ben eseguite'' e che ''non ha
mai partecipato all'attivita' di valutazione delle offerte di
gara affidate dal Cociv: esiste una sola conversazione
telefonica con l'ingegner Longo (Michele, uno degli arrestati
ndr) che e' stata falsata perche' l'unica indicazione fornita da
Salini era quella di far partecipare alle gare solo aziende di
qualita'".
   La procura di Genova chiama in causa Pietro Salini per i
quattro lotti di Cravasco (versante ligure), Vallemme (confine
ligure-piemontese). Libarna e Pozzolo Formigaro (in provincia di
Alessandria). Per lo stesso reato risultano indagati
l'imprenditore savonese Marcello Lombardini e gli ex vertici di
Cociv (il consorzio e' commissariato e si ritiene parte lesa).
L'inchiesta nell'ottobre scorso ha portato agli arresti
domiciliari 14 persone tra imprenditori e manager Cociv. "Tutti
sapevano come andavano le cose", aveva detto uno degli
arrestati, il direttore del cantiere Giampiero De Michelis.
L'ipotesi accusatoria e' che gli appalti venissero assegnati a
ditte compiacenti in cambio di mazzette. L'inchiesta punta a
scoprire chi decideva a chi affidare i lavori. L'ipotesi su cui
lavora la procura deriva da intercettazioni telefoniche tra De
Michelis e la moglie. Il gip nell'ordinanza di custodia scrive:
"Nelle manovre per per condizionare l'assegnazione dei lavori
entrano anche i litigi della famiglia di costruttori Salini...
nelle gare si dovesse operare in modo da non far vincere la
societa' del cugino, ricevendo assicurazioni da Longo".

MM

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