Crisi Complessa09 aprile 2019 17:55

Bombardier non molla nonostante tutto (video)

Operai, dipendenti e ingegneri come carne da macello? Il gruppo Bombardier vuol restare in Italia o no? Vuol fare industria o finanza? Queste e molte altre le domande che i lavoratori Bombardier si sono posti, in questa lunga giornata di mobilitazione: i cancelli chiusi e i lavoratori fuori, dalle otto del mattino a fine turno, tra speranza e preoccupazione ma senza rassegnazione

Bombardier non molla nonostante tutto (video)

La goccia che ha fatto traboccare il vaso, l’annuncio di ieri sulle sorti della funzione ingegneria della sede vadese, dove si progettava anche per altri stabilimenti. 

I politici? Abbiamo già scritto a Chi l’ha visto, dichiarano provocatoriamente i rappresentanti sindacali in picchetto: chi taglia nastri, chi sta a Verona per il vino, ma quando si occuperanno del paese? 

L’unica certezza è che oggi in Bombardier non entra nessuno: neanche, anzi soprattutto, l’agenzia che avrebbe dovuto omologare alcune locomotive per la certificazione.

A essere sfruttati e poi lasciati al proprio destino non ci stanno, i lavoratori Bombardier, e le sigle sindacali unite fanno capire chiaramente che la mobilitazione non si fermerà qui.

All’ora di pranzo giunge la prima notizia positiva: il presidente di Regione Liguria incontrerà le rappresentanze domani alle 13, subito dopo l’incontro già previsto con Piaggio.

Un primo risultato che in parte risolleva gli animi, ma ora è la politica nazionale che, come nel caso di Piaggio e Laerh, deve decidere.

Non per caso, infatti, le due aziende albenganesi hanno inviato oggi una rappresentanza in solidarietà dei colleghi vadesi, a dimostrazione del fatto che il territorio non intende lasciar seppellire le sue industrie più grandi né quelle dell’indotto.

Gli interventi di Gianni Mazziotta, segretario provinciale UILM, Bruno Martinazzi, delegato FIOM-CGIL, Patrizio Lai, delegato UILM:

 

G.S.

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