Cultura29 giugno 2019 06:15

Sconfinamenti

Il Segno Femminile estate 2019: la rassegna s'inaugura il 9 luglio alle 19.30 presso il ristorante “Da Alexander”, nella Darsena di Savona

Sconfinamenti

Quando siamo di fronte a un dipinto o ad una scultura come anche a un testo letterario o poetico si attiva in egual modo per il tramite della vista quell’occhio/orecchio interno che ci fa percepire suoni e parole dalla sintassi delle linee e dei segni oppure forme e colori dalla composizione delle frasi e dei versi. Il che autorizza a pensare che la fascinazione che l’opera d’arte esercita su chi fruisce sia determinata proprio dalla percezione da parte di questi/a della poesia intrinseca al linguaggio delle forme e dei colori come è d’altronde evidente che il potere attrattivo della poesia deriva dalla capacità dei versi di evocare immagini e sensazioni.

Molto plausibilmente è proprio il sentire che ha originato l’intuizione del ‘segno femminile’. Tutto ha preso inizio nel momento in cui il nostro sguardo nello scorrere sul variegato panorama artistico locale, non ha potuto non fermarsi e concentrarsi su opere firmate da donne che sentivamo ‘parlanti’. Si è verificato con tutta evidenza il riconoscimento nelle forme plastiche e pittoriche di quel simbolico originale che già da tempo avevamo rintracciato nel lavoro letterario e nella scrittura delle donne. La chiusura del cerchio ha determinato però, in contrasto con le leggi della geometria, un’impensata apertura di nuovi orizzonti.

L’esistenza di una comune radice nell’ispirazione poetica e artistica d’altronde non è un’ipotesi intellettualistica assimilabile alle declinazioni combinate tra arte/poesia delle avanguardie del ‘900, ma appare con la forza di una realtà ‘naturale’ nella ricerca delle amiche con cui da alcuni anni condividiamo percorsi di sperimentazione creativa.  Alcune inseriscono già da tempo la parola nei loro lavori pittorici oppure scolpiscono poesie su ceramica, altre disegnano testi e magari li riproducono in stampa o serigrafia, altre ancora vanno alla ricerca di tracce poetiche negli anfratti e nelle vene dei materiali o delle sfumature dei colori con cui realizzano le loro opere; tutte risultano accomunate dal desiderio di rappresentare in piena fedeltà e in libertà il senso di sé e di ciò che sta intorno.

Col progetto Sconfinamenti s’intende accendere i riflettori su questa realtà e offrire quindi un contesto di attenzione e riflessione nei confronti di quelle manifestazioni espressive che non temono di varcare il limite dato dalla disciplina come dalla consuetudine o dal mercato  e che amano e ricercano la contaminazione tra le arti , il dialogo tra le arti e le idee e l’interdipendenza tra queste, l’ambiente e la vita.  Si vuole però aprire anche un terreno di nuova sperimentazione creativa al quale nei prossimi appuntamenti si auspica di poter dar nome ‘ Arte da ascoltare e poesia da vedere’.

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