Salute & Veleni10 novembre 2019 07:28

Ambiente: la Liguria affonda

Dal convegno regionale Legambiente emergono dati allarmanti per la Liguria: aria irrespirabile, situazione disastrosa dei rifiuti nei comuni capoluogo, strade pericolose e ultimo posto nella classifica nazionale per diffusione di energie rinnovabili e pulite

Ambiente: la Liguria affonda

Al Congresso Regionale di Legambiente Liguria, tenutosi l’8 e il 9 novembre a Genova, sono stati presentati i dati nazionali e liguri di Ecosistema Urbano, il rapporto di Legambiente - giunto alla ventiseiesima edizione - realizzato con il contributo scientifico di Ambiente Italia e la collaborazione editoriale de Il Sole 24 ore che analizza la qualità e le performance ambientali dei comuni capoluogo.

I dati che emergono non sono confortanti: le emergenze nazionali che c’erano nel 1993 sono le stesse di oggi - spiega Mirko Laurenti, responsabile del Rapporto per Legambiente - l’aria nelle nostre città resta irrespirabile: più della metà delle città italiane monitorate non rispetta tutti i limiti di legge della qualità dell’aria; l’auto privata è padrona delle città con 64 auto ogni 100 abitanti con un servizio di trasporto pubblico locale che resta sostanzialmente fermo quasi ovunque.

La produzione procapite di rifiuti continua a salire attestandosi nel 2018 a quasi 537kg procapite all’anno. 

I dati liguri

Legambiente Liguria ha effettuato un’elaborazione sugli ultimi sei anni di dati disponibili nel rapporto Ecosistema Urbano (2013-2018) e quello che emerge è preoccupante: le polveri sottili Pm10 tornano a salire negli ultimi due anni. La diminuzione del biossido di azoto è troppo lenta e la situazione nei comuni capoluogo per i rifiuti è disastrosa, per tutti tranne che per La Spezia

Rifiuti

Genova passa da 534,0 Kg prodotti per abitante all’anno nel 2013 a 486,5 nel 2018, La Spezia da 511,5 a 488,2 migliorando questo indicatore. Per quanto riguarda la raccolta differenziata La Spezia è balzata dal 36,4% al 67,4% mentre Genova è ferma al 33,3%. Savona pur migliorando la raccolta differenziata passando dal 23,8% al 42,4% ha visto aumentare la produzione procapite di rifiuti per abitante all’anno passando da 509,7 kg. a 544,1; così come Imperia è passata dallo stesso valore di raccolta differenziata savonese, nel 2013, del 23,8% ma con una produzione di rifiuti di 483,2 Kg ad una raccolta differenziata del 35,2% e una produzione rifiuti pari a 531,5 Kg.

Dispersione di acqua della rete

Genova nel 2014 disperdeva il 27,5% e oggi si è arrivati al 38,8%. Un litro d’acqua su tre si perde nella rete. Savona 31,1% Imperia 30,5%. Alla Spezia il dato più eclatante con il 52%. 

Trasporto pubblico locale

si registra l’incremento del servizio fornito dal comune di Savona che ha portato ad un aumento dei passeggeri passando dai 58viaggi/abitante/anno del 2013 ai 70 del 2018. La Spezia ha mantenuto la stessa offerta di trasporto pubblico e l’incremento è stato da 134 a 142 viaggi/abitante/anno. Il dato di Imperia rimane costante sia per l’offerta di trasporto pubblico che per i passeggeri trasportati, mentre Genova introduce un nuovo fattore di calcolo nel conteggio dei passeggeri trasportati (indice di interscambio) che rende per quest’anno impossibile un confronto con gli anni precedenti. L’offerta di trasporto pubblico ai cittadini invece rimane sostanzialmente ferma: da 45km/ab/anno a 47.

Incidentalità stradale

il dato è a livello provinciale - fonte ACI/ISTAT 2018. La provincia di Genova tra le più pericolose in Italia, seconda solo a Bergamo con un numero di morti e feriti in incidenti stradali ogni mille abitanti di 9,4 per Genova, Savona 7,4, La Spezia 7,0, Imperia 6,5. 

Contrasto ai cambiamenti climatici

Il congresso, ha osservato il presidente Santo Grammatico, si è aperto proprio alla scadenza dell’ennesima allerta arancione. “La questione della riqualificazione urbana deve riguardare tutte le nostre città che devono puntare su infrastrutture verdi, mobilità dolce e un trasporto pubblico locale efficiente che disincentivi l’utilizzo del trasporto privato come risposta all’adattamento e mitigazione del riscaldamento globale in atto. Per questo è necessario uscire dall’economia basata sulle fonti fossili e puntare su energie rinnovabili e pulite. La Liguria è ultima in Italia per la loro diffusione”.

Dalle piazze tematiche sono emerse alcune proposte: 

la necessità di pianificare il territorio con una visione al 2050

l’utilizzo del ferro (metro, tram, ferrovia) per una mobilità sostenibile

una mappatura delle attività di educazione ambientale realizzate dalle singole associazioni con l’obiettivo di coinvolgere in modo capillare i territori e gli Istituti scolastici

sostenere l’ampliamento delle aree verdi e puntare sul riconoscimento dei parchi come motore dell’economia sostenibile.

In conclusione dei lavori congressuali l’Assemblea Regionale dei Soci ha riconfermato il Presidente Santo Grammatico, il Direttore Federico Borromeo e i membri del Direttivo regionale: Stefano Sarti, Alice Micchini, Lorena Sablone, Daniele Salvo, Massimo Maugeri, Paola Esposito, Stefano Bigliazzi.

LNS

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