News16 febbraio 2020 18:16

Elezioni regionali: Melis apre all'alleanza

Il consigliere pentastellato pubblica un post con l'intervento scritto per l'assemblea che oggi dovrebbe dare risposte sulle intenzioni del Movimento: correre da soli o allearsi? Una coalizione a sostegno di un candidato civico, spiega Melis, non pregiudica l'identità politica. Il parlamentare Battelli: voto su Rousseau imprescindibile

Elezioni regionali: Melis apre all'alleanza

"Buongiorno a tutti.

Ringrazio chi per mio conto legge queste brevi riflessioni ma oggi non posso essere presente poiché in missione istituzionale in Polonia nei luoghi della Shoah, a nome del Consiglio Regionale, dove ogni anno, a turno come consiglieri, accompagniamo i ragazzi delle scuole liguri vincitrici di concorso promosso dal Consiglio.

Come noto già a metà settembre, prima delle elezioni umbre comunque, mi ero espresso favorevolmente sia durante un incontro locale sia attraverso una intervista, per provare un percorso di "patto civico" come appunto avvenuto in Umbria, attraverso un programma con temi forti per noi ed un candidato civico, ritenendo peraltro le condizioni di partenza ben differenti perché qui, diversamente da altre regioni, siamo all'opposizione da quasi 5 anni anche con altri gruppi politici di centrosinistra.

Riporto quindi una mia percezione di questi 5 anni di lavoro come gruppo regionale, in assoluto primo gruppo regionale del Movimento in Liguria, dove ho assistito a molti dibattiti e atti sui quali sono state assunte posizioni politiche tra noi e il centro sinistra molto simili, avverso il centro destra.

Credo che la nostra presenza sui territori e i nostri risultati elettorali ci debbano fare riflettere: quando il Movimento a livello nazionale viaggiava tra il 25% e il 30% e oltre, in Liguria non siamo mai riusciti ad avere un Sindaco quanto a superare poche volte percentuali a doppia cifra; oggi che il Movimento è oggettivamente in calo, regioni e comuni diventano ancora più lontani per noi, sempre più difficile quindi entrare nelle scelte delle amministrazioni locali, sui territori.

Mentre il nazionale rappresentava o rappresenta un voto di opinione, le amministrative e in parte le regionali sono anche un voto di concretezza e del fare. Credo che oggi più che mai siamo a livello locale percepiti come voto non utile, o inutile per parlare brutalmente, perché l'elettore percepisce che noi, andando da soli, non saremo nelle condizioni di vincere e incidere sulle politiche. E quindi non ci vota, magari lo fa o lo faceva nel nazionale, ma non nel locale.

Se per governare e fare provvedimenti importanti del nostro programma elettorale nazionale a Roma si è inevitabilmente fatto un accordo su programma e punti, credo che possa essere fatto anche a livello regionale e soprattutto prima delle elezioni in modo chiaro e trasparente.

Una coalizione a sostegno di un candidato civico, non espressione di partito, dove più liste e partiti corrono con il proprio simbolo a sostegno, tra cui il nostro simbolo, ritengo non pregiudichi l'identità politica: storicamente ci sono partiti che sono stati in coalizione e ciascuno ha vissuto le proprie sorti elettorali in autonomia, con alti e bassi nel corso del tempo, così penso avverrebbe per noi.

Quindi perché farlo? Ci sono rischi e incertezze come in ogni scelta, ma temo che rispetto a 5 anni fa avremo un sensibile calo sia correndo normalmente da soli sia in altre forme, con la differenza che in altre forme la Liguria potrebbe essere contendibile, noi potremmo realizzare punti imprescindibili del nostro programma, magari essere alla guida di alcuni assessorati, pensiamo ad esempio all'Ambiente o alla Sanità, e arrivare in Conferenza Stato - Regioni portando anche lì le nostre battaglie.

Inoltre è ciclicamente accaduto che le forze politiche al governo delle regioni abbiano più strumenti per aumentare la propria presenza nei comuni, creando reti di lavoro che producono effetti concreti sul territorio e, di conseguenza, realizzando il proprio programma o parti di esso.
Per tutto questo ritenga debba essere costruito un percorso che porti ad esprimersi i nostri iscritti liguri, che devono avere un ruolo centrale in questa scelta, ma consapevole ed informato di una proposta con tutti i pro e i contro.
Grazie.
Andrea Melis Portavoce Gruppo M5S Liguria"

Sergio Battelli è per il voto online senza se e senza ma: "In questi dieci anni abbiamo fatto un percorso, siamo cambiati ma le nostre radici e il nostro legame con la democrazia diretta non si sono affievoliti ma, semmai, rafforzati: ecco perché credo che solo ridando la parola al nostro MOVIMENTO, solo votando sulla NOSTRA piattaforma, potremo avere un'idea chiara della direzione che vogliamo prendere nei prossimi tempi. Come in tutti i sistemi democratici vincerà la maggioranza. A quel punto chi non sarà d'accordo o chi non vorrà adeguarsi, prenderà le sue decisioni e, se lo riterrà, lascerà il M5S. Voi come la vedete?"

LNS

Ti potrebbero interessare anche: