Non esattamente tutto ok, se oggi la voce savonese degli Industriali scrive che dal prossimo lunedì, 23 luglio, “tutte le attività del cantiere per la realizzazione della piattaforma saranno affidate ad una nuova società, Fincosit Srl, con sede a Genova, dove sono stati fatti confluire i lavori marittimi del consorzio Grandi Lavori Fincosit”.
Se fate una visura camerale della Fincosit srl, troverete un'“impresa inattiva” (?) integralmente di proprietà di Grandi Lavori Fincosit socio unico, proprio quella GLF ormai in concordato preventivo, che ha contenziosi sparsi per tutt'Italia con imprese subappaltatrici che denunciano gravi ritardi nei pagamenti e incrociano le braccia di continuo.
Cercando di sintetizzare, un'impresa che risulta “inattiva”, la Fincosit srl, è posseduta integralmente da un'impresa in concordato in attesa dell'opera del commissario, la GLF.
E rileva tutta l'attività “marittima” dell'azienda ormai in predissesto.
Non siamo curatori fallimentari, ma siamo sicuri che qualcuno saprà risponderci: è normale che, per concludere un lavoro che costa la bellezza di 350/450 milioni di euro quasi tutti pubblici, il cantiere venga affidato per direttissima a un'azienda collegata a filo doppio a GLF, senza che riusciamo a trovar traccia non si dice di una nuova gara, ma almeno di un documento ufficiale di Autorità portuale pubblicato sull'Albo pretorio?
Saremo sicuramente noi che non siam stati capaci di trovarlo, e saremo lieti di rettificare quanto scritto appena ci verrà mostrato.
Tutto questo mentre non sappiamo ancora nulla dell'esito dell'esposto presentato alla Procura di Savona mesi fa dall'allora senatore M5S Gaetti, oggi sottosegretario agli Interni.
Un esposto che di criticità, per usare un eufemismo, ne segnalava parecchie.
Visura scaricabile QUI.