News06 settembre 2018 07:45

Autostrade: ecco chi preme sul Ministero

Lo Stato che rischia di venir denunciato per aggiotaggio: questo l'incredibile senso delle missive inviate al Ministero dall'AISCAT, il sindacato delle concessionarie autostradali, come raccontato ieri dal ministro Toninelli. Un organo sconosciuto e potente, talmente potente da permettersi di minacciare lo Stato stesso. Alla sua guida? Un uomo dei Gavio e dei Benetton. Nel frattempo, l'inchiesta sul crollo di Genova procede serrata: sotto esame i cellulari dei tecnici di Autostrade

Autostrade: ecco chi preme sul Ministero

Danilo Toninelli aveva detto, giorni fa, di aver pubblicato le convenzioni con Autostrade “nonostante pressioni interne ed esterne”.

E subito gli animi delle opposizioni avevan preso fuoco come cerini: se muove accuse di tale gravità, il ministro deve fare i nomi.

E ieri, ospite del programma di La 7 “In Onda”, ha fatto i nomi.

Le pressioni "interne" sarebbero state quelle della stessa amministrazione del Ministero, che dopo aver ricevuto la missiva di AISCAT (pressioni "esterne") ha avuto timore di pubblicare le convenzioni e di incorrere così in una denuncia.

Qui il link alla puntata andata in onda ieri sera, nella quale il ministro ha anche dato la speranza agli sfollati di poter rientrare per qualche ora nelle loro case e prendere così almeno alcuni effetti personali: http://www.la7.it/in-onda/rivedila7/in-onda-05-09-2018-249357 .

Il presidente dell'AISCAT non è uomo qualunque: ma un dirigente d'azienda, banchiere e politico italiano. Nato a Novi Ligure (AL) nel '53, Fabrizio Palenzona è stato vicepresidente di Unicredit, presidente di Gemina, fusasi manco a dirlo con l'Atlantia dei Benetton nel 2013 e presidente di Aeroporti di Roma, controllata - indovinate - proprio da Atlantia.

Democristiano di ferro, già sindaco di Tortona e presidente della Provincia di Alessandria, il commendator Palenzona risultò indagato nel caso Fiorani/Popolare di Lodi, e nell'ottobre 2015 venne indagato dalla Direzione distrettuale Antimafia di Firenze per reati finanziari aggravati.

Da sempre, un uomo dei Gavio. Ma non solo: dal 2000 al 2008 è stato consigliere di amministrazione della italo-lussemburghese SchemaVentotto spa dei Benetton, che deteneva il controllo sulla società Autostrade spa e svolgeva attività di concessione di tutte le tratte autostradali, tanto per evitare conflitti d'interessi.

QUI il suo lungo cursus honorum.  

Gli ultimi risvolti dell'inchiesta della Procura di Genova sul ponte crollato, nel frattempo, sembrano inguaiare Autostrade sempre di più: a quanto si apprende, dall'esame delle chat tra tecnici di vario livello della società concessionaria o della sua controllata Spea engineering è emerso che il livello di preoccupazione fosse perlomeno superiore a quello che appare nei carteggi formali tra concessionaria e Ministero.

 

LNS

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