Salute & Veleni25 marzo 2019 17:07

Parchi, Legambiente domani in Consiglio regionale

“L’idea che questa Giunta ha delle aree protette ci è sembrata chiara sin dall’approvazione del Piano Casa nel 2015, una legge che consente gli ampliamenti volumetrici in territori delicati dove prima non sarebbe stato possibile”

Parchi, Legambiente domani in Consiglio regionale

Legambiente Liguria domani sarà in Consiglio regionale con la rete di associazioni costituita per chiedere di fermare l’approvazione della nuova legge sui parchi e l’istituzione di un tavolo tecnico di approfondimento. 

"Condividiamo la necessità di aggiornare la legge regionale 12/95 che porta in seno ancora disposizioni transitorie e norme superate (ad esempio la definizione del Parco Regionale delle Cinque Terre, divenuto nazionale) ma non comprendiamo quali motivazioni portano alla riduzione delle superfici delle aree protette liguri” - dichiara Santo Grammatico presidente regionale dell’associazione ambientalista mentre aggiunge come non sia stata prodotta nessuna analisi socio economico ambientale, con indicatori di riferimento ed un approccio scientifico, per determinare quali parti della vecchia legge avrebbero dovuto essere rivisitate per giustificare il “ritocco“ delle superfici esistenti dei Parchi liguri.

Inoltre queste aree sono quelle di maggior pregio, dove con efficacia si esprimono le componenti naturali e l’insieme dei processi che forniscono beni e servizi, che soddisfano, le necessità del genere umano e garantiscono la vita di tutte le specie e dell’ecosistema. 

“L’idea che questa Giunta ha delle aree protette ci è sembrata chiara sin dall’approvazione del Piano Casa nel 2015, una legge che consente gli ampliamenti volumetrici in territori delicati dove prima non sarebbe stato possibile” - continua il presidente di Legambiente Liguria mentre spiega le motivazioni della contrarietà alla legge regionale: “si sopprimono 28 zone tutelate per oltre 20.000 ettari, si riduce la superficie del Parco delle Alpi Liguri quando porzioni di questo territorio sono candidate a diventare patrimonio dell’UNESCO e le Alpi del Mediterraneo sono al centro di una cooperazione transfrontaliera con Francia e Piemonte con altri sei co-candidati (Il Parco Nazionale del Mercantour, il Parco Marguareis, il Parco Alpi Marittime, Area Protetta Regionale Giardini Hambury, i siti Natura 2000 della Provincia di Imperia, le Aree protette del litorale Alpes-Maritime). Si sottraggono ettari al Parco del Beigua, all’Antola e all’Aveto.

Si giustifica la mancata istituzione del Parco del Finalese per motivi economici quando la sua istituzione rappresenterebbe uno strumento di forte richiamo per un turismo internazionale che si sta sempre più affermando”.

com

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