Il comitato aveva posto domande specifiche alle autorità pochi giorni dopo l’attracco della Luminosa.
Era stato assicurato a giornali unificati che la nave, che a bordo ha ormai solo un centinaio di persone dell’equipaggio, inquinava pochissimo (d’altra parte a Savona siamo abituati a sentirlo dire), ma le risposte fornite dalla Provincia al Comitato sembrano andare in tutt’altra direzione: “a quanto dichiarato da Costa e rilevato anche dalla Provincia - scrive Porto Elettrico - la nave funziona all’80% della sua potenza. Ricordiamo che, di norma, le navi sostano mediamente 10 ore in porto, e sono presenti solo alcuni giorni della settimana. Attualmente, abbiamo una nave ferma in porto, a 50 metri dalle case più vicine, che emette fumi 24 ore su 24 da oltre 40 giorni. La Provincia inoltre esprime oggi dubbi sulla validità dei monitoraggi sull’aria effettuati da SIGE (la società vicinissima all’ex Arpal Bruno Soracco) nel 2015, evidenziandone i limiti, sia tecnici che organizzativi, in particolare in relazione al fatto che non siano state monitorate zone molto soggette alla ricaduta dei fumi, quali la zona della Torretta verso il Brandale, la Darsena e residenze portuali.
(e si conclude, un po’ troppo tardi, la favola intitolata “A Savona le navi inquinano poco”, ndr).
Ulteriori dubbi dell’Ente riguardano i campionatori passivi utilizzati nella campagna, non adeguati per il particolato, e il loro posizionamento”.
Insomma i dati reali fanno a pugni - al solito - con le rassicurazioni ricevute, e adesso fortunatamente qualcuno vuole vederci chiaro: Italia Viva porta la questione in Consiglio comunale.
È scaricabile QUI il testo dell’interpellanza alla quale oggi il Sindaco (l’autorità sanitaria) dovrà rispondere.