Le elezioni Regionali si svolgeranno nell’anno in cui l’Italia, l’Europa e il mondo hanno affrontato la più grande emergenza globale degli ultimi 70 anni.
Il mondo si trova di fronte a una crisi esogena alle scelte politiche di qualunque paese o governo, che esige risposte straordinarie e collettive e che determinerà cambiamenti di lungo periodo nelle strutture economiche e sociali.
Le risposte a questi cambiamenti saranno, queste sì, di natura politica, come sono stati di natura politica i diversi approcci con cui le Regioni hanno gestito l’emergenza e diversi erano i modelli di gestione della sanità e di visione dei modelli di sviluppo costruiti prima della pandemia.
Purtroppo la Regione Liguria ha affrontato questa crisi con un modello di sanità completamente sbagliato e con numeri in termini di produzione e occupazione che indicavano un permanente declino di tutti gli indicatori economici e sociali.
Già prima della pandemia era chiaro che era necessaria una nuova idea di Liguria, una nuova visione e che ci fosse la necessità di dare rappresentanza dei bisogni dei cittadini, soprattutto delle fasce più deboli della popolazione.
Ora abbiamo davanti una fase ancora più dura, in cui gli interventi del Governo non basteranno se i territori non sapranno ripensarsi e cambiare i propri paradigmi.
È condividendo queste valutazioni e questi obiettivi che le forze di Campo Progressista e il Movimento 5 Stelle hanno deciso di avviare un percorso di costruzione di una nuova proposta politica condivisa per la Liguria che si fondi su:
- la difesa e il rilancio della sanità pubblica e dell’universalità del servizio superando completamente i processi di privatizzazione;
- la conversione in chiave ambientale e di innovazione del modello di sviluppo e del sistema produttivo, partendo dalla tutela di un territorio che è la vera materia prima della Liguria, con una particolare attenzione alla difesa dei parchi e della costa, alla valorizzazione delle aree interne e alla realizzazione di un grande piano di interventi di prevenzione del dissesto idrogeologico;
- il rilancio del tessuto produttivo e l’incentivo, anche con il sostegno alla scuola e alla ricerca, dell’impresa innovativa;
- gli investimenti nelle infrastrutture strategiche e sostenibili, a partire da quelle ferroviarie, e per un modello di gestione della mobilità pubblica che renda la Liguria accessibile per i liguri e per tutti coloro che la devono raggiungere;
- una pianificazione regionale che garantisca la qualità di tutti i servizi pubblici;
- il coinvolgimento pieno degli Enti Locali e delle parti sociali nei processi decisionali.
Sulla base di questi punti fondamentali Campo Progressista e Movimento 5 Stelle lavoreranno nei prossimi giorni per condividere un accordo che sia la base di una proposta di governo della Liguria, alternativa al centro destra.
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