News05 luglio 2020 10:00

Collasso autostrade: un paio di domande

Liguria bloccata da settimane, colossi dello shipping che minacciano di abbandonarci, automobilisti furibondi che protestano ai caselli con i loro sindaci, Toti che grida al complotto: in questo panorama, il ministro alle Infrastrutture De Micheli respinge ogni appello e dice che non si può rinunciare a neppure uno dei controlli autostradali in corso

Collasso autostrade: un paio di domande

Controlli che riguardano in modo così massivo solo la Liguria e solo le tratte di Autostrade per l’Italia. 

Era l’8 gennaio 2020, pochi mesi fa per l’anagrafe, una vita per il senso comune: prima che l’emergenza sanitaria spazzasse via dal tavolo ogni altro problema, per mesi. 

E sul Fatto Quotidiano uscì quella che tutti abbiamo definito intervista choc al tecnico del Ministero Placido Migliorino. 

Ecco cosa disse ai giornalisti in quel frangente (a quanto ci risulta, le dichiarazioni non  sono mai state smentite):

“Sulla A6, la Torino-Savona - controllata dal gruppo Gavio - abbiamo parecchie situazioni delicate. Ci sono viadotti dove ritenevamo necessarie limitazioni del traffico e una distanza minima di cento metri tra mezzi pesanti. Avevamo ipotizzato la chiusura dello svincolo di Altare. Le misure prese dal concessionario a noi inizialmente sono parse insufficienti”. 

“Sulla A10 (Autostrade e Gavio) soprattutto nel tratto tra Genova e Savona i viadotti hanno problemi, ma c’è un discreto margine di sicurezza. Ci sono criticità sull’adeguamento antisismico”. 

Sulla A12 (Genova-La Spezia, Autostrade e Gavio): “Qui la situazione è molto delicata. L’autostrada ha carenze di manutenzione e richiede riduzioni del traffico. Diverse strutture presentano degrado avanzato e il margine di sicurezza è minimo”. 

Ieri il presidente della Regione scriveva: “La domanda che sorge spontanea è perché tutto questo si sta verificando solo da noi in Liguria. Non è che qualcuno vuole penalizzarci: perché siamo in linea con i parametri del COVID (mah, ndr), perché abbiamo fatto un ponte in meno di due anni, perché la nautica è un settore trainante, perché i nostri imprenditori stanno lavorando. E forse non piace che la Liguria stia andando così bene, perché magari non è governata da chi si vorrebbe. Forse qualcuno ci vuole mettere i bastoni tra le ruote, ma noi non consentiremo di farlo”. 

Dopo poco scriveva il sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti Roberto Traversi: “I lavori in corso nelle gallerie autostradali liguri rappresentano l’unica via possibile, dopo anni di colpevole immobilismo, per tutelare la sicurezza degli automobilisti. Però è arrivato il momento che Aspi garantisca la massima informazione sulle ispezioni in corso, sui cantieri e sulle chiusure che interessano i tratti autostradali liguri. Chi si mette in macchina ha il diritto di sapere che potrà farlo in piena sicurezza e che cosa troverà sulla propria strada.”

Chi si mette in macchina ha anche diritto di arrivare illeso a destinazione, quindi anche a noi qualche domanda sorge spontanea.

Si sta provvedendo a ispezionare e sanare tutte le situazioni segnalate da Migliorino?

Perché durante il lockdown, come dichiarato anche dal presidente Assiterminal Luca Becce a Radio 24, si vedevano tratte chiuse ma non si vedevano cantieri attivi con operai al lavoro?

Cos’è che non capiamo?

LNS

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