“Senza i giovani la Liguria non sopravvive. Nessun punto del nostro programma, dalla sanità all’ambiente ai trasporti, sarebbe realizzabile senza l’ingrediente fondamentale: i giovani” dichiara Sansa.
“Per questo siamo saliti su un monte con loro, perché serviva un gesto simbolico e forte.
Perché ogni cambiamento richiede uno sforzo.
Noi non vogliamo che i giovani condividano le nostre idee, ma vogliamo costruire insieme a loro l’idea della Liguria che verrà.
Il nostro non è un progetto che mette in conflitto le generazioni, ma anzi le unisce: senza i giovani gli anziani non potranno avere le risorse, il sostegno economico e affettivo.
Senza di loro non si possono fare progetti. Senza i giovani, tra dieci anni la Liguria non sarà sopravvissuta.
Devono avere il diritto di andarsene, ma devono anche avere il diritto di restare per contribuire al futuro della loro terra.
Noi vogliamo tenere in Liguria i nostri giovani, noi vogliamo che in Liguria arrivino giovani dal resto d’Italia e dal resto del mondo.
La nostra sarà una rivoluzione, ma non contro qualcuno.
Una rivoluzione che vuole sostenere tutti i liguri, ma per farla servono la forza e il coraggio dei giovani”.
I ragazzi che hanno accompagnato il candidato progressista alla presidenza della Liguria sono per la maggior parte studenti, e hanno un’idea chiara di cosa sia la partecipazione: “Mi hanno detto - ci confida Sansa - che ogni gesto della nostra vita è politico, che per impegnarsi in qualsiasi ambito è necessario prendere posizione.
Hanno intenzione di portare in Liguria il Parlamento regionale degli studenti (in Toscana per esempio c’è, ndr), e sono convinti che non si possa e non si debba restare super partes, ma che si debba dare messaggi che abbiano un senso politico chiaro.
La nuova Liguria la costruiremo insieme a loro”.
LNS
