News21 ottobre 2020 14:39

La giunta Toti e la voce di Savona

Confermata l'ipotesi dell'esclusione di rappresentanti della provincia di Savona nella giunta regionale: uno smacco grave soprattutto per le rappresentanze del Ponente che pure avevano fornito un notevole apporto alla vittoria del centro destra (di Franco Astengo)

La giunta Toti e la voce di Savona

Confermati, in quota Lista Toti, gli assessori Ilaria Cavo a Cultura e formazione, Giacomo Giampedrone alla Protezione civile, Marco Scajola all'Urbanistica, mentre Sanità e Bilancio al momento saranno gestiti dallo stesso presidente Toti. Per la Lega confermato assessore Andrea Benveduti allo Sviluppo economico, mentre l'ex presidente del Consiglio Alessandro Piana gestirà la delega all'Agricoltura e ai Parchi. Per FdI confermato l'assessore Gianni Berrino a Trasporti e Turismo, più la new entry dell'avvocatessa Simona Ferro che sarà l'assessore a Personale, Infanzia e Animali.

Confermata l'ipotesi dell'esclusione di rappresentanti della provincia di Savona nella giunta regionale: uno smacco grave soprattutto per le rappresentanze del Ponente che pure avevano fornito un notevole apporto alla vittoria del centro destra.

Evidentemente hanno prevalso logiche di tipo spartitorio con un dato di forte accentramento nella figura del Presidente che tiene le deleghe a Bilancio e Sanità (nel caso regionale due deleghe quasi in corrispondenza diretta considerata la quota elevatissima che la gestione sanitaria comporta nel complesso del bilancio complessivo dell'Ente).

Per quel che riguarda la provincia di Savona toccherebbe ai Sindaci, adesso, cercare un dialogo diretto con la Presidenza della Regione: un dialogo difficile considerate non soltanto le diversità di ruolo (e in alcuni casi anche politiche: pur notando una certa capacità di avvicinamento da parte di sindaci eletti con il centrosinistra alle posizioni del centrodestra, com'è stato nel caso di Vado Ligure e Varazze).

Estraniata di ruolo l'Amministrazione Provinciale, soprattutto dal punto di vista del coordinamento territoriale, la strada per il dialogo Comuni/Regione rimane quella della comprensorialità e della capacità delle amministrazioni comunali di produrre progettualità a quel livello e di dimostrarsi in grado di presentare in quella dimensione le proprie istanze.

Emerge una questione di progettualità e di programmazione per una Provincia come quella di Savona dove i rappresentanti delle amministrazioni non sono riusciti a colmare gli "strappi" tra l'area savonese - Valbormida orfana della presenza industriale e che risentirà delle difficoltà dovute al fallimento dell'area di crisi complessa e del forte deficit infrastrutturale, del divario costa - entroterra, delle condizioni di un Ponente dal modello economico - sociale in piena crisi a causa dell'emergenza sanitaria che colpisce prevalentemente la lobbie turistico - balneare. Sullo sfondo il tema del rapporto pubblico-privato in Sanità.

Il tutto è collegato in un quadro complessivo nel quale proprio le modalità di formazione della Giunta Regionale evidenziano l'ulteriore spostamento d'asse dell'Ente verso logiche di spesa e di nomina profondamente legate a una visione lobbistica di tipo autoritario (vedi modello Genova) dell'attività istituzionale.

I temi fin qui enunciati, della funzione dell'Ente, del coordinamento territoriale, della comprensorialità per aree omogenee, sono rimasti assenti dalla campagna elettorale, e l'opposizione ha finora accumulato ritardo nel definire il proprio profilo di presenza nel Consiglio Regionale.

Tutti temi sui quali andrebbe aperta una forte riflessione politica e programmatica.

Franco Astengo

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