Lo diceva ieri il presidente della Fondazione Gimbe Nino Cartabellotta: “In alcune aree del Paese non è più procrastinabile il lockdown totale per arginare il contagio diffuso e ridurre la pressione sugli ospedali”.
Lo prevede il celebre “scenario 4” dell’Istituto superiore di Sanità che oggi presenterà il documento settimanale sull’andamento dell’epidemia.
Adesso la Liguria, in compagnia di Lombardia, Campania, Lazio e Val d’Aosta rischia di fare da apripista per gli evocati “lockdown mirati”.
Dopo un’estate trascorsa a dare il virus per spacciato in vista delle elezioni e dopo l’irrinunciabile Salone nautico “del coraggio” il presidente Toti adesso passa le giornate a sfornare le ordinanze più varie, dal divieto di manifestazioni anche statiche (permesse dal Dpcm) al coprifuoco light per il fine settimana di Ognissanti.
Sapremo presto se ci attendono ulteriori misure ancora più restrittive.
Modello Genova?
Di più. Modello Liguria.