Salute & Veleni17 novembre 2020 12:06

Di covid, di GSAT, di Rt

“Il calcolo di Rt in queste ultime settimane è diventato sempre più inaffidabile e la discesa dell’Rt stimato è completamente irrilevante, anzi questa discesa è un sintomo preoccupante delle crepe che si stanno aprendo sul sistema di monitoraggio: non è un segnale che da solo autorizzi ottimismo”

Di covid, di GSAT, di Rt

Queste parole del fisico Giorgio Parisi, presidente dell'Accademia Nazionale dei Lincei, sono state pubblicate sull’Huffington post dell’altroieri.

Il nostro presidente Toti certamente non avrà letto quest’articolo, tanto più che per lui l’Rt è una percentuale: “il mio obiettivo è vedere scendere la diffusione del virus nei prossimi dieci giorni, vedere l’Rt sotto l’1%” scriveva domenica colui che è anche il nostro assessore regionale alla sanità.

Mentre l’Italia si divide (tanto per cambiare) sulla sentenza del TAR del Lazio che boccia l'uso dei medici di famiglia per l'assistenza territoriale dei pazienti covid, qualche osservazione è necessaria: se si scarica sui medici di base l’assistenza domiciliare ai pazienti covid, gli ambulatori restano vuoti per tutti gli altri pazienti che presentano altri tipi di malattie. 

Per questo ci sono (o meglio ci dovrebbero essere) le squadre USCA, che in Liguria si chiamano GSAT. Squadre sanitarie che si occupano dei pazienti covid nelle loro case. E bene fa il presidente della Federazione nazionale degli ordini dei medici Filippo Anelli a ricordare che "il Tar ribadisce ciò che la legge già prevede: l'assistenza domiciliare è compito delle Unità speciali Usca. Se queste non ci sono o sono insufficienti, è un'inadempienza delle Regioni”.

Quindi al nostro presidente e assessore alla sanità una prece: non guardi l’Rt per tornare al più presto zona gialla, faccia qualcosa per aggiungere squadre di assistenza domiciliare. 

LNS

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