E con l’aiuto di Ilaria Caprioglio e dei Sindaci di Albissola Marina, Bergeggi e Vado Ligure (che di sinistra han solo i votanti) Rino Canavese è stato issato di nuovo sullo scranno dal quale sempre ha governato la città: quello del porto.
Adesso le strade sono due: o Savona si trova nella felice condizione di poter tranquillamente rinunciare agli assembramenti dei seggi elettorali creando anche un certo risparmio per i forzieri dello Stato e decide di certificare il suo Sindaco eterno, oppure chi si candida per Palazzo Sisto chiarisce senza ombra di dubbio che intende governare e non farsi governare.
Che il Comune è un’Amministrazione autonoma e non un’appendice dell’Autorità portuale.
Che darà voce ai cittadini e alle loro richieste di salute e benessere, e non si limiterà ad accodarsi alle richieste di chi ha pensato e tentato di realizzare il deposito di bitume in darsena e del responsabile della colata eterna nella rada di Vado, costata ai contribuenti solo 450 milioni di euro.
Che ricorderà sempre di essere autorità politica e sanitaria.
Altrimenti non votiamo.