La statua inaugurata a Genova da Toti e Bucci in un gran volare di frecce tricolori ritrae Giorgio Parodi non accanto a una moto, ma vestito della divisa con la quale partì volontario per bombardar l’Etiopia nel nome di Benito Mussolini e dell’Italia fascista.
Questo ormai lo sappiamo, data la polemica scoppiata a dire il vero un po’ tardivamente, visto che il (brutto) manufatto già campeggia nel quartiere di Carignano.
“Il monumento, fa sapere il Comune di Genova a, è stato donato alla città dalla famiglia di Giorgio Parodi” - scrive Repubblica.
Il Comune aggiunge inoltre, a ulteriore discolpa, che prima della realizzazione la statua ha ottenuto il via libera della Soprintendenza.
Tralasciando il discutibile gusto estetico alla base della decisione, ci domandiamo che succederebbe se Alessandra Mussolini decidesse di donare alla città di Roma una statua di suo nonno.
Cosa si fa?
Si piazza un busto del duce davanti al Campidoglio perché a caval donato non si guarda in bocca?
Gli amministratori dovrebbero sapere che in casa propria o nel proprio giardino si può mettere anche la statua di Hitler, ma su suolo pubblico no.
E il problema è che lo sanno benissimo.