Contromano18 giugno 2021 13:49

Movida senz ata

“Disinfettiamo tutto, poi a pochi metri ecco a voi il colera corner”: a denunciare l’assurdità della situazione savonese sono i gestori dei locali della Darsena che finalmente han potuto riaprire alla sera dopo un lunghissimo inverno (il secondo) di sacrifici, chiusure e coprifuoco

Movida senz ata

La scorsa domenica mattina, ci raccontano i titolari del Balance, l’han passata tutti assieme armati di secchi e candeggina a pulire via Baglietto, perché la municipalizzata che dovrebbe occuparsi del decoro urbano pare aver deciso di santificare il giorno festivo: esempio molto bello di cooperazione e solidarietà, se solo non pagassero una TARI da urlo che in più è destinata ad aumentare ulteriormente.

Lorenza, che gestisce la Sprizzeria a pochi metri, sospira “speriamo almeno che questo fine settimana vengano a svuotare i bidoni”.

Sì, perché lo scorso week end è successo anche questo: “abbiamo chiamato la Polizia municipale - racconta Paolo del Balance -: gentilissimi, mi hanno assicurato che avrebbero sollecitato ma poi il giorno dopo, quando li ho richiamati per avvisare che i bidoni erano ancora stracolmi, mi han detto che il camion non riusciva a passare a causa dei nostri ombrelloni.
Strano, perché nessuno di noi ha cambiato ombrelloni”.

Forse la soluzione poteva essere non mandare un TIR, ma noi si sa pensiamo male sempre.   

“Di segnalazioni ne facciamo tante, sapete: per esempio c’è un bidone dell’indifferenziato, qui davanti, che è spaccato, percola e puzza.
È da tanto che chiediamo di cambiarlo, ma alla fine andiamo noi a pulire sotto ogni giorno, con la candeggina.

Stiamo tanto attenti all’igiene, rispettiamo tutte le norme sanitarie e poi dovremmo lasciare che i nostri clienti passino le serate in un letamaio?”

Che poi i contenitori per la spazzatura siano del tutto insufficienti, specie adesso che tutte le attività sono ripartite a pieno regime, è sotto gli occhi di tutti i residenti: gettare un sacchetto della plastica ieri al porto era una missione impossibile, per non parlar della caccia al tesoro quando serve un bidone dell’umido.  

Insomma il decoro urbano non è proprio nelle nostre corde, nonostante il supermanager venuto da oltr’appennino e nonostante i deliri di una Giunta uscente che sostiene di lasciar Savona meglio di come l’ha trovata (perché l’han detto, davvero).

E quei poveri turisti tanto agognati dovrebbero trascorrere ore e ore su autostrade indegne, raccomandando l’anima a Dio e facendo lo slalom tra un cantiere e l’altro, per venire a visitare un colera corner.


LNS

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