News13 gennaio 2022 12:56

Strategia dei rifiuti in Liguria: combustione di CSS o raccolta differenziata spinta?

Si tratta di passare da un sistema di “Economia lineare”, in cui le materie prime utilizzate per la produzione industriale sono usate e poi eliminate come rifiuti creando enormi problemi di smaltimento e costi elevati, ad una “Economia circolare” in cui le materie presenti nei rifiuti sono opportunamente riutilizzate nella produzione industriale in modo ecosostenibile (di Virginio Fadda)

Strategia dei rifiuti in Liguria: combustione di CSS o raccolta differenziata spinta?

Scaricabile QUI l'articolo integrale del Movimento Difesa Ambiente Savona.

Riportiamo di seguito le considerazioni finali:

"A nostro avviso la Regione Liguria dovrebbe programmare una raccolta differenziata portando l' obiettivo al 2026 dal 67% al 90%. Numerosi infatti sono le località in Italia e nel Mondo che hanno raggiunto tale Obiettivo di Raccolta Differenziata. Il consorzio di Contarina con 50 Comuni in Provincia di Rovigo con 500.000 abitanti ha raggiunto una RD dell' 87% e raggiungerà il 97% entro il 2022. La città di San Francisco (850.000 abitanti) seguendo le indicazioni e la progettualità del Prof. Paul Connett , fondatore di “Zero Waste”, ha già raggiunto nel 2011 un tasso dell' 80% di RD. Anche alcuni Comuni della Liguria hanno raggiunto e superato l'80% come Cairo Montenotte all' 81% o Albisola Superiore all' 82%. In testa a tutte le Province in Italia è la provincia di Treviso (con oltre un milione di abitanti) arrivata a un tasso dell’88% nel 2019. 

 E' evidente che una Raccolta Differenziata al 90% con il metodo “porta a porta” è in grado di selezionare accuratamente il materiale raccolto riducendo così fortemente il Rifiuto Residuo (RUR) che potrà poi essere facilmente smaltito in discarica. Tale nuova progettualità non richiederebbe né impianti di produzione di CSS (Combustibile Solido Secondario) nè problematici nuovi impianti incenerimento nè tantomeno il rischioso co incenerimento in cementifici e/o Centrali Termoelettriche (CTE) o ampliamenti di discariche ponendo finalmente le basi per una “Economia circolare” veramente “ecosostenibile”. 

 Ricordiamo infine che, come precedentemente documentato, l' impianto di incenerimento programmato dalla Regione Liguria, dal costo stimato di 103.347.920,00 €, non potrebbe essere finanziato con i fondi del Recovery Fund in quanto non sarebbe in conformità con il principio DNSH che stabilisce che nessuna misura inserita in un piano per la ripresa e la resilienza (RRP, Recovery and Resilience Plan) debba arrecare danno agli obiettivi ambientali ai sensi dell'articolo 17 del regolamento Tassonomia."

Savona, 13 Gennaio 2022 

Virginio Fadda ( Biologo) 

MODA Savona

Virginio Fadda (MODA Savona)

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