News27 febbraio 2022 11:34

Gli scioperi del 1 marzo 1944

Una giornata da ricordare come esempio di sacrificio e di dedizione alla causa comune della pace e della dignità umana: la commemorazione a Savona

Gli scioperi del 1 marzo 1944

La deposizione della corona nel piazzale del Priamar, un incontro nell’Aula Magna del Liceo Chiabrera con un discorso del sindaco di Savona Marco Russo, un monologo di Moni Ovadia e interventi da parte di sindacati, ANPI, ANED, FIVL e la ricostruzione dei fatti storici a cura del presidente di ISREC, Mauro Righello.

E’ il calendario delle celebrazioni per il 78esimo anniversario dello ‘Sciopero dei lavoratori della provincia di Savona’ che il Comune di Savona organizza domani, primo marzo, insieme con l’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età contemporanea, l’ANPI, la sezione di Savona dell’Associazione Nazionale Ex Deportati, la FIVL e le confederazioni sindacali CGIL-CISL-UIL.

“Ricordare l’anniversario della deportazione nazista dei lavoratori della provincia di Savona per aver partecipato, il 1° marzo 1944, allo sciopero generale indetto per protestare contro la guerra e per contrastare l’occupazione nazifascista del nostro Paese, assume in questi giorni un particolare significato - dice il sindaco Russo - In Ucraina abbiamo improvvisamente rivisto scene drammatiche, come lo scoppio delle bombe, i morti, la devastazione e i profughi provocati da una guerra assurda”.

“Il 1° marzo del 1944 entrarono in sciopero, nelle diverse fasi della lotta, circa mezzo milione di operai nelle grandi fabbriche del Nord e tra marzo e giugno - ricorda l’assessore alla cittadinanza attiva Gabriella Branca - furono deportati a Mauthausen circa 3.000 lavoratori scelti tra gli organizzatori degli scioperi e tra i più attivi quadri politici presenti nelle fabbriche. Il fatto che alla lotta dei partigiani in montagna si siano uniti gli operai delle fabbriche è stato sicuramente uno sviluppo decisivo nella Liberazione del nostro Paese dall’oppressione del regine nazifascista”.

Ecco il programma della rievocazione per domani, Primo marzo: 

  • ore 9.30 deposizione della corona nel piazzale del Priamar

  • ore 10 presso l’Aula Magna Liceo Chiabrera Martini (via Manzoni 5) introduzione del sindaco Russo; saluti dei rappresentanti delle Associazioni ANPI ANED FIVL; ricostruzione dell’evento del Presidente ISREC, Mauro Righello; intervento della Segretaria Confederale CGIL Antonella Incerti a nome di CGIL – CISL – UIL Savona; monologo di Monia Ovadia “1 marzo 1944 - La classe operaia entra in sciopero”.

Per non dimenticare mai, dall'Associazione Il Rosso non è il nero: "Nel turbinoso spirare dei venti di guerra di questi giorni è ancora di più il caso di ricordare, se mai fosse possibile dimenticarli, gli scioperi del 1 marzo 1944 contro i nazi-fascisti ma soprattutto contro la guerra condotti dagli operai delle grandi fabbriche del Nord.

Quegli scioperi furono prima di tutto un atto di “fierezza operaia” anche se furono soprattutto il frutto di una meticolosa organizzazione politica. 

Quella giornata va tenuta ancora come esempio di sacrificio e di dedizione alla causa comune della pace e della dignità umana ricordando il sacrificio dei martiri che in quei giorni subirono la deportazione nei campi di sterminio. 

Entrarono in sciopero, nelle diverse fasi della lotta, circa mezzo milione di operai nelle grandi fabbriche del Nord. 

Tra marzo e giugno, furono deportati a Mauthausen circa 3.000 lavoratori scelti tra gli organizzatori degli scioperi e tra i più attivi quadri politici presenti nelle fabbriche. 

Lo sciopero generale politico rivendicativo dell’1-8 Marzo 1944 assunse un'importanza e un significato nazionale e internazionale di gran lunga superiori agli obiettivi immediati che esso si poneva; indica la strada da seguire nel prossimo avvenire in cui si annunciano grandi e decisive battaglie, in Italia e nel mondo, per l’annientamento del nazifascismo e la liberazione dei popoli".

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