News01 luglio 2022 07:30

Cairo: la Regione inaugura un taglio

La Confederazione Unitaria di Base: "Non sono le risorse a mancare per mantenere efficiente questo presidio ospedaliero, manca la volontà politica. E anche se cambiano i pifferai, suonano tutti il de profundis"

Cairo: la Regione inaugura un taglio

"Il 30 Giugno 2022, alla presenza delle alte cariche istituzionali comunali, regionali e dell’ASL2 Savonese, si compie un altro passo irreversibile nel cammino del depotenziamento del presidio ospedaliero della Valbormida."

Questa la denuncia della Confederazione Unitaria di Base Savona e Valbormida, che affonda: "Noi Tutti, non Toti o altri presidenti di regione suoi predecessori, ne pagheremo il prezzo. Cittadini, personale, Utenti. Un altro presidio sanitario collettivo, un altro servizio pubblico viene denitivamente spinto verso una ‘provvidenziale’ privatizzazione.

Il lungo processo di ‘asfissia controllata’ del presidio Cairese, in attto ormai da più di un ventennio, è stato portato avanti convintamente, uniformemente e indistintamente da schieramenti e forze politiche che in modo artefatto e falso si dichiarano alternativi l’uno all’altro e si sono alternati alla guida di Comuni, Provincia e Regione."

"In realtà - proseguono dalla CUB - hanno suonato tutti all’unisono il de profundis di questo, come di altri servizi pubblici e del servizio sanitario pubblico e universale. Nei fatti oggi si inaugura un ulteriore taglio di una struttura indispensabile per la Valbormida e tutto il comprensorio provinciale.

Tutto ciò avviene attingendo dai fondi del PNRR con le sue condizioni capestro che sanciranno l’abbandono da parte dello stato di qualsiasi settore pubblico che possa, in qualche modo, essere consegnato al privato ed alla logica del massimo protto perseguibile.

Oggi al danno della declassificazione del presidio Cairese si aggiunge la beffa che tutto ciò viene effettuato con una inaugurazione in pompa magna. Non mancano le risorse per mantenere efficiente questo presidio ospedaliero, manca la volontà politica. Chiudere con le spese militari per garantire più sanità pubblica, combattere il precariato e migliorare i contratti di lavoro: questi sono i capisaldi delle politiche di rilancio della sanità e dei servizi pubblici locali per fermare la barbarie sociale".

comunicato stampa

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