News18 febbraio 2023 09:11

Ospedali, a Genova l'ennesima aggressione

Operatrice sociosanitaria aggredita al Pronto soccorso del Villa Scassi, Pastorino (Linea Condivisa): "Regione deve tutelare i sanitari". Traverso (Sindacato Appartenenti Polizia): "I posti fissi di polizia negli ospedali sono necessari, ma impossibili senza programmazione e rafforzamento degli organici"

Ospedali, a Genova l'ennesima aggressione

"Cosa dice il Presidente Toti sull’aggressione di un’Operatrice socio-sanitaria al pronto soccorso del  Villa Scassi?" Se lo chiede Gianni Pastorino, capogruppo di Linea Condivisa in regione Liguria. 

"Questo è l’ennesimo caso che si registra nella nostra regione. 

Per due anni Toti ha negato ogni problematica, nascondendo sotto al tappeto ogni magagna che  veniva segnalata all’interno dei pronto soccorso liguri. Ora Toti ha lasciato la patata bollente  all’Assessora Gratarola ma non si può continuare a far finta di nulla. 

Poco fa Toti ha pensato bene di chiamare l’operatrice sociosanitaria assalita da una paziente. Invece  di fare queste uscite mediatiche consiglierei al Presidente di cercare di prevenire questi spiacevoli  episodi. La sua Giunta non ha fatto altro che seguire la strada delle assunzioni a tempo determinato,  della precarizzazione del personale. Oss, medici, infermiere e infermieri, tecnici hanno diritto ad  una stabilizzazione.  

In Liguria si continua a prendere d’assalto i pronto soccorso. Ogni giorno si registrano dagli 800 ai  1000 accessi nei pronto soccorsi della nostra regione perché si è deciso di smantellare  progressivamente la medicina territoriale non trovando nessuna soluzione ai disagi e ai problemi  della gente. 

Oggi purtroppo notizie come questa sono all’ordine del giorno, è diventato una normalità. 

I pronto soccorso devono avere posti di pubblica sicurezza come era qualche anno fa. Se la Questura  non può garantire questo servizio per questioni di mancanza di personale allora ci si attivi con  personale di vigilanza privata.  

Belle le videocamere e i sistemi di videosorveglianza ma, forse, sarebbe meglio pensare a  proteggere il personale sanitario abbandonato, vessato da turni massacranti, indegnamente poco  pagato" conclude Pastorino.

E sui posti fissi di polizia interviene Roberto Traverso del SIAP (Segreteria Regionale e Provinciale Genova):

"Da sempre il nostro sindacato assegna ai presidi di polizia, presenti presso gli ospedali cittadini una notevole importanza strategica ed istituzionale perché principalmente rappresentano un riferimento fondamentale per poter attivare una fruttuosa attività d'indagine di fronte a pazienti che si rivolgono ai pronto soccorsi con lesioni e traumi sospetti" ricorda Traverso.

"Presidi che se fossero adeguatamente rafforzati e/o aperti presso altri ospedali della Liguria sicuramente darebbero anche un supporto efficace ad arginare i fenomeni di violenza che purtroppo stanno affliggendo il personale medico sempre più esposto a insulti e percosse da quella parte d'utenza incivile ed intollerante.

Detto questo occorre muoversi con moltissima cautela prima di creare false aspettative su quei territori dove c'è assolutissimamente bisogno di creare progettualità condivise e coordinate tra le forze in campo, prima di promettere ai cittadini imminenti aperture di presidi fissi di Polizia.

Alla luce della notizia odierna sul sopralluogo effettuato da una delegazione, alla quale ha partecipato anche la Polizia di Stato, presso l'Ospedale di Villa Scassi di Sampierdarena, occorre precisare che abbiamo già richiesto ai vertici della questura di Genova di precisare all'ASL3, (che avrebbe chiesto la riapertura del presidio chiuso ormai da più di 10 anni9, che sulla base delle risorse umane a disposizione, sarebbe inimmaginabile aumentare ulteriormente i carichi di lavoro che gravano ad oggi sugli organici degli uffici della Questura genovese.

Sofferenza che interessa trasversalmente tutti gli organici, nessuno escluso, visto che a Genova, oltre ai carichi di lavoro istituzionali, bisogna continuare a tenere un livello altissimo di attenzione mediatica in un Centro Storico dove si concentra l'attenzione politica locale sulla sicurezza mentre il resto del territorio trascurato deve essere comunque seguito in particolare dalla Polizia di Stato.

Commissariati, Ufficio Immigrazione e Uffici passaporti in ginocchio, per non parlare dei carichi di lavoro che gravano su chi ha l'onere del controllo del territorio e delle investigazioni in un momento storico delicatissimo.

Per questo, fermo restando l'importanza dei posti fissi di polizia negli ospedali, bisogna pensare a come organizzarli coinvolgendo nel modo giusto la Prefettura, la Polizia Locale (che già collabora presso i posti fissi del Galliera e di San Martino dove per garantire la fascia oraria 08/20 la Polizia di Stato si trova in grave difficoltà) e le Guardi Giurate, le quali, se adeguatamente collocate dalla Prefettura in un contesto organizzativo, possono contribuire a fornire un utile supporto.

Queste considerazioni valgono per tutto il territorio provinciale genovese (vedasi il Tigullio) e ligure dove la richiesta di apertura e/o rafforzamenti dei presidi di polizia negli ospedali ormai è all'ordine del giorno. Per esempio come non ricordare l'apertura in pompa magna di qualche anno fa del posto fisso presso l'ospedale di Sanremo?

Evento che ebbe un lancio mediatico e politico notevole: posto fisso che oggi non si riesce a tenere aperto regolarmente a causa della carenza di personale.

Ancora una volta registriamo la necessità di investire su politiche regionali adeguate sull'argomento sicurezza in modo da far arrivare più risorse sul territorio per supportare adeguatamente i progetti che a livello centrale ministeriale vengono proposti per cercare di migliorare la sicurezza nelle varie regioni italiane.

Non dimentichiamo che in Liguria poco tempo f ci si è accorti che stavano per chiudere uffici della Polizia Stradale e della Polfer a giochi fatti e gli interventi tardivi della Regione Liguria sono ancora ben noti. 

Auspichiamo quindi che le esperienze negative possano servire per mettere in campo un azione efficace per fare rafforzare gli organici della Polizia di Stato prima che la ripartizione degli organici sul territorio nazionale diventi definitiva" conclude Traverso.



red

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