Cultura29 gennaio 2024 12:37

Oggetti del vizio

Un altro giovane artista espone ad Albissola Marina, negli spazi di Pozzo Garitta: Alessio Da Viani

Oggetti del vizio

Ospitare giovani artisti - ricordano dal Circolo degli artisti albissolese - è proprio ciò che i fondatori nel lontano 1956 intesero fare. Presentare agli albisolesi i grandi artisti che allora popolavano Albisola e proporre dei giovanissimi che, sulla scia dei grandi, si presentavano con le loro prime esposizioni. Parini, Moiso, Giannici, Bonelli allora erano poco più che ventenni e poi si sono affermati tanto da risultare attori della naturale continuazione del magico periodo albisolese.

La stagione 2024 è iniziata con un giovanissimo ed ora da sabato 3 a domenica 18 febbraio eccone un altro, peraltro anch'egli espressione del nostro territorio.

 

Alessio Da Viani nasce a Savona il 07/09/1996 dove vive tutt’ora. Prende il nome dalla via che lo ha cresciuto: "via Gnocchi Viani" e a cui è molto affezionato. Nell'età scolastica frequenta il liceo artistico "Arturo Martini" di Savona.

Per le sue opere predilige la tecnica della pittura ad olio, della china e degli acquerelli, sebbene questi ultimi li usi più come mezzo di studi e bozze o, insieme agli inchiostri, per le illustrazioni.

Da Viani è molto affezionato al lavoro dei macchiaioli, la loro tecnica pittorica, insieme a quella degli impressionisti, lo guidano e lo ispirano nel suo percorso.

I suoi lavori prendono vita nella valle di Vado, dove si trova il suo studio e nel quale da lezioni private di pittura. L'idea di insegnare prende forma nel 2021, quando inizia a seguire alunni del liceo artistico come supporto per la maturità e in secondo luogo per i test di ammissione alle accademie.

Queste le parole di Alessandro, un suo caro allievo, ora all'accademia di belle arti di Firenze, che ha frequentato lo studio di Alessio Da Viani.

"Alessio è forse l'unica persona che conosco ad essersi dedicato all'arte a tempo pieno: la sua ricerca è incessante e continua, e benché molta strada l'abbia fatta pressoché da solo è riuscito a imparare lezioni importantissime per gli artisti, formando una consapevolezza e una cultura molto difficili da trovare in persone sue coetanee. Nell'insegnamento non lascia nulla al caso: conosce il processo e sa esprimerlo all'allievo nella migliore delle maniere, il tutto circondato da un'atmosfera di serenità e informalità dedita a mettere a proprio agio chiunque entri nel suo studio".

“Alessio Da Viani non da nulla per scontato nel processo creativo. Nel suo percorso vuole prima affinare la tecnica fissando i punti chiave più importanti come le basi della pittura, studiandole minuziosamente per poi usarle come mezzo per "togliere" ciò che non serve. Questa è la sua ricerca, forse il colpo d'occhio nella diversità delle atmosfere, degli umori e dei silenzi che si abbracciano e danzano fra i valori scuri e quelle luci che sembrano voler squarciare la tela e uscire fuori. Le pennellate non sono rapide ma si susseguono con ritmo, tutto è dove vuole essere, l'esecuzione è veloce e la tecnica maggiormente utilizzata è quella del dipingere "alla prima". Nelle sue opere vive il paradosso del realismo, nella contraddizione tra forme e colore, dove le prime sono intenzionalmente più lasciate "a pennello" mentre nel colore viene fatta la ricerca del reale utilizzando lo studio dei grigi caldi e grigi freddi.

Tutto ciò è raccolto nella sua personale "oggetti del vizio" una serie  introspettiva che vuole raccontare i giorni e le notti in compagnia di quei vizi che, mostrati in pittura, hanno sicuramente più poetica.”

 

Apertura: tutti i giorni dalle 16 alle 19

Inaugurazione: Sabato 3 febbraio alle ore 17.

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