News02 marzo 2024 11:46

La banalità del mare. Abissi di speranza

S'inaugura oggi alle 17 al Palazzo del Commissario del Priamar di Savona la mostra di Claudio Carrieri

La banalità del mare. Abissi di speranza

Appuntamento sabato 2 marzo alle 17,00 al Palazzo del Commissario del Priamar la mostra dell’artista Carrieri La banalità del mare. Abissi di speranza.

Il titolo si ispira a La banalità del male di Annah Arendt e affronta con profondità i grandi temi del mondo contemporaneo: libertà, naufragi, migrazioni e violazioni quotidiane. 

La mostra promossa dall’Associazione A.P.S. Cibele comprende una sintesi antologica di oltre vent’anni di lavoro di Claudio Carrieri, dedicato ai temi delle migrazioni e della guerra. Opere che vanno dagli anni Novanta fino ad oggi, con l’arricchimento di nuove performance e installazioni realizzate attraverso laboratori scolastici: è infatti presentata una selezione di racconti redatti da studenti delle scuole secondarie savonesi sul tema dei migranti. 

“Bello è ciò che si rappresenta attraverso il buon gesto, buono è qualità concordata nel dibattito civile al quale l’arte deve partecipare schierandosi. Questa oggi è la genesi formale del bello” afferma l’artista Carrieri. Coerentemente a questa dichiarazione, molte sue performances di questi anni sono state imperniate su interventi in ambito sociale e civile, senza scopo di lucro, anche tramite concrete donazioni ad associazioni impegnate direttamente in quegli ambiti. 

L’immagine scelta come simbolo di questa mostra antologica è un’opera iconica di Carrieri, una sorta di nuovo Urlo di Munch, sulla quale è stata sviluppata tutta la comunicazione della mostra e il progetto di allestimento curati da Punto a capo, con istallazioni e opere ad alto coefficiente di emozione. Una mostra diffusa, collegata a performance, convegni ed eventi, in cui sono coinvolti più di 20 partner, tra cui le principali associazioni umanitarie nazionali. 

La mostra si articola su due sedi: il Palazzo del Commissario alla fortezza del Priamar, dal 2 al 27 marzo 2024 e la sala espositiva della Curia Vescovile, in piazza del Vescovado, dal 21 marzo al 6 aprile 2024. Nel chiostro della Cappella Sistina si svolgerà la performance di scultura “Æssenza” il 5 Aprile.

"Il compito dell’arte riguardo a problematiche sociali e civili come le migrazioni, il lavoro e la tragedia delle guerre" è il tema del Convegno di lunedì 4 marzo alla Sibilla rivolto in particolare alle scuole. I relatori svilupperanno liberamente il tema illustrando le loro esperienze, l’ambito, le finalità del proprio lavoro. L’obiettivo dell'artista Carrieri è indagare l’importanza del ruolo dell’arte nelle dinamiche sociali contemporanee. Tra i relatori l'Assessore alla Cultura Nicoletta Negro, l'Assessore all'Educazione e alla Cittadinanza attiva Gabriella Branca, la Curatrice della mostra Cristina Gamberini dell'Ufficio Beni Culturali della Diocesi di Savona Noli oltre a rappresentanti di importanti associazioni nazionali. 

Un’ampia selezione delle opere esposte sarà destinata al finanziamento di enti, associazioni che operano nel campo dell’assistenza sociale. 

Iniziativa promossa dall’Associazione APS Cibele, con il Patrocinio del Comune di Savona all’interno delle iniziative Verso Savona Capitale della cultura 2027, con il Patrocinio del Comune di Albissola Superiore, Associazione Culturale Islamica Savonese, ISREC, Fondazione De Mari, Con il contributo di Banca Pianfei, Allianz Liguria Consulting, Fondazione Centro Fiori, CGIL Savona, in collaborazione con Diocesi di Savona Noli, Auser Savona, Caritas, Fondazione Migrantes, Emergency, Amnesty International, ANPI, ARCI, Liceo Chiabrera di Savona, Passodanza.

Le date e le sedi:

Palazzo del Commissario alla fortezza del Priamar, Mostra dal 2 al 27 marzo 2024

Sala espositiva della Curia Vescovile in piazza del Vescovado, Mostra dal 21 marzo al 6 aprile 2024

Sala della Sibilla alla fortezza del Priamar, Convegno, 4 marzo ore 10

Sala della Sibilla alla fortezza del Priamar, Convegno, 27 marzo ore 17

Chiostro della Cappella Sistina, Performance di scultura “Æssenza” il 5 Aprile 2024

Ingresso Libero e gratuito

Per maggiori informazioni e prenotazioni visite guidate: cell.  328 945 1144   

CLAUDIO CARRIERI

Lungo il mio percorso ho avuto la fortuna di incontrare persone speciali, quelle che di solito si definiscono “Maestri”. A partire dalle scuole elementari, devo alla maestra Elina Bolla la passione per la lettura e la scoperta della mia inclinazione artistica. Agli inizi degli anni ’70 risalgono le prime “uscite” con happening en plein air di dipinti collettivi con il coinvolgimento dei passanti. Mi sono dedicato anche al grafitismo, intervenendo sul paesaggio, per recuperare il bello dal degradato. Reminiscenze di questi primi esperimenti si ritrovano negli anni ‘90, nelle grandi installazioni in tela dipinta, gonfiabile e in vetroresina. Negli anni ‘70 avevo il mito del DAMS di Bologna, studiavo Renato Barilli, Umberto Eco, Marshall Mc Luan. Contemporaneamente frequentavo le fabbriche di ceramica di Albisola, in particolare quella di Lino Grosso, iniziando come garzone di bottega. Questa è stata la prima vera scuola. Luciano Francesconi mi aiutò a migliorare il disegno. Poi incontrai Antonio Saba Telli e diventammo amici. La vena ironica presente in molti miei lavori è la testimonianza dell’affinità intellettuale con questo straordinario artista. Nel 1981 fondai “Arzocco”, un gruppo ristretto di artisti che allestirà nel savonese alcune mostre ironicamente critiche verso i credo della nascente “Trans avanguardia”. La formazione tecnica condurrà a continue sperimentazioni come il laboratorio di xilografia e un metodo di “stampa povera” che misi a punto. Provai anche l’arte del vetro con la realizzazione della vetrata a piombo e vetro fuso “Idillio”. Altre sperimentazioni sono le sculture di filo di ferro, in cartapesta o la pittura di “ver fixé”. Tutto il mio lavoro è volto al “Metodo” di Edgar Morin.  “L’arte è scienza nel senso più alto, dove il pensiero razionale smaterializza il confine fra phisis e credo”. Opere come “Le odalische”, in questo senso, rappresentano il punto di arrivo di una sintesi di pensiero e pratica, che si traduce in gesti “primari”, solo apparentemente semplici. Con lo stesso spirito ho allestito performance e installazioni come i quadri o le sculture gonfiabili. Una grande importanza hanno le incisioni realizzate con le tecniche di acquatinta e puntesecca. Degne di nota sono le performance con grandi sculture in ceramica (per lo più draghi e coccodrilli) modellate e cotte all’aperto, con forni a legna provvisori costruiti sul posto. In una di queste performance ho prodotto la scultura “Madonna del Carmelo” che è stata collocata in fondo al mare sulla tolda del relitto della nave Haven. Il tema della Madonna mi è molto caro: “Mater Domina” è interamente dedicata a tele che interpretano statue di Madonne, di varie epoche, da me fotografate in diversi santuari fra Italia, Portogallo, Francia, Spagna. Credo che oggi la funzione dell’arte sia strettamente connessa a forme di partecipazione e di impegno sociale, lontane da speculazioni intellettualistiche. Nella medesima direzione vanno gli interventi nelle scuole e le collaborazioni con il Dipartimento di Psichiatria di Savona e le opere per i non vedenti. In sintesi, il mio lavoro ha il donchisciottesco scopo di offrirsi alla società come catalizzatore per una formula che renda Natura, sensi e mente ecologicamente compatibili. L’impresa è certamente ardua, ma anche laddove dovessi fallire, resta importante l’affermazione che oggi l’Arte non può prescindere dall’obiettivo che costantemente mi pongo. 

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