News27 marzo 2024 19:30

E intanto al Priamar

Nel giorno in cui Savona ha presentato la propria candidatura a Capitale della cultura per il 2027 al Priamar si è tenuto un incontro importante, di quelli che danno il senso stesso del termine cultura

E intanto al Priamar



La fortezza ha ospitato, nelle ultime settimane, la mostra di Claudio Carrieri La banalità del mare. Abissi di speranza: un’antologia dell’impegno sociale dell’artista incentrata su guerre e migrazioni, materia costante dell’umanità, ancor più nel nostro tempo.
Non poteva esserci miglior ospite, per concludere l’esposizione, di Marco Tarquinio: già direttore del quotidiano Avvenire, spesso crocefisso nei talk show mattutini per il suo profondo anelito di pace, ha portato a Savona i numeri spaventosi delle guerre che insanguinano il pianeta, l’articolo 11 della Costituzione italiana e la forza della verità al di fuori della propaganda.
“L’idea è di farci credere che l’unico posto sicuro sia la trincea” in un crescendo di bellicismo che è “un deragliamento di umanità”, mentre le risorse che dovrebbero essere destinate alla sanità, all’istruzione, al benessere dei popoli rischiano di venir veicolate in armamenti e chi salva la gente che affoga nel nostro mare si trova sempre più spesso sul banco degli imputati in un’Italia che ha dimenticato se stessa, luogo di mare e di scambio al centro del Mediterraneo, nutrita per secoli da differenti culture.
Se c’è un buon augurio per Savona, per l’Italia, per l’Europa in questi anni difficili è proprio quello di riconoscere la fecondità delle differenze, lontano dai nazionalismi che sono, secondo la definizione di Tarquinio, “individualismi collettivi”.


G.S.

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