Ortovero, assieme a Villanova d’Albenga, Onzo e Vendone, fanno muro contro l’installazione di un nuovo senso unico alternato sulla Strada Statale 453 della Valle Arroscia, secondo una ordinanza di Anas relativa ai lavori da parte di Open Fiber per le nuove infrastrutture digitali, con il cantiere partito nella giornata di oggi, lunedì 5 maggio.
Un altro semaforo, quindi, si aggiunge a quello già presente da tempo in località Coasco, con un significativo per il traffico e la viabilità in tutta la vallata dell’entroterra albenganese.
Un ulteriore disagio ai residenti e alle attività della valle Arroscia che colpisce Ortovero, ma anche tutti i comuni a monte quali Ranzo, Aquila, Borghetto d’Arroscia, Vessalico e quelli dell’alta valle a monte di Pieve di Teco.
“Una situazione che ha dell’incredibile! Nonostante un semaforo nelle vicinanze Anas ne autorizza un altro, molto vicino, nell’abitato di Coasco, noncurante dei danni provocati alle comunità locali” afferma il sindaco Geddo.
Le amministrazioni comunali si sono già rivolte alla Prefettura di Savona, quest’ultima ha espresso la preoccupazione dei sindaci alla stessa Anas: “E’ indispensabile che l’intervento sia posticipato fino a quando non sarà ripristinata la viabilità sulla statale già interessata da impianto semaforico” afferma il sindaco di Ortovero Osvaldo Geddo.
Proprio il senso unico alternato in località Coasco è stato oggetto di alcune riunioni del Comitato Operativo per la Viabilità presso la sede prefettizia, con l’obiettivo di risolvere la situazione di pericolo per l’incolumità pubblica, in riferimento al fabbricato presente e alla sua demolizione necessaria per consentire il ritorno alla viabilità a doppio senso di marcia, facendo, quindi, rispettare la stessa ordinanza del Comune di Villanova.
“Auspichiamo che possa essere definito un provvedimento di sospensione dei lavori, o farli partire solo quando sarà risolta la messa in sicurezza e la normale circolazione sul tratto di statale ancora a senso unico alternato: i nostri comuni non possono rischiare un vero e proprio isolamento, considerando, ad esempio, un contesto viario che vede un altro semaforo anche sulla strada intercomunale in località Tenaighe” precisa ancora Geddo.
“Le attività economiche, il trasporto scolastico, sanitario e i transiti privati, anche di comuni dell’imperiese, stanno già pagando un duro prezzo in termini di mobilità, per questo chiediamo con forza di sospendere l’ordinanza di Anas e i lavori indicati: le infrastrutturazioni delle reti informatiche sono senz’altro strategiche, ma non rivestono un carattere di urgenza, a maggior ragione in un territorio che ad ora presenta criticità viarie”.
“Le norme di legge in materia di infrastrutture strategiche hanno limitato le possibilità per gli enti locali di svolgere un ruolo di tutela dell’interesse pubblico, ma Anas agendo in questo modo, con totale insensibilità verso le problematiche del territorio, è divenuta un’azienda che non svolge più la funzione pubblica per cui è stata costituita, diventando una controparte delle amministrazioni comunali” conclude il sindaco di Ortovero.