Nel corso del fine settimana, come dall’inizio di luglio, i Carabinieri della Compagnia di Alassio hanno continuato a presidiare il litorale e soprattutto il Pontile Bestoso di Alassio, al fine di garantire un clima sereno e di maggiore sicurezza durante la stagione estiva.
Durante i controlli, i militari della Stazione di Alassio e dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia hanno fermato 3 giovani di Torino, tutti privi di documenti. Accompagnati in caserma per le procedure di identificazione, uno di loro, 16enne, è stato trovato in possesso di un coltello con lama di 8 cm, nascosto tra gli effetti personali. Per lui, con comunicazione all’Autorità Giudiziaria dei minori di Genova, è scattata una denuncia a piede libero per porto abusivo d’armi od oggetti atti ad offendere, in violazione della normativa vigente.
Ma è stato un secondo individuo, 23enne, al termine degli accertamenti, peraltro negativi, a trasformare una normale attività di controllo in un episodio violento. Improvvisamente, ma soprattutto senza alcuna ragione apparente, prima di uscire dalla caserma ha cominciato ad inveire contro i militari, scagliandosi con calci, pugni e spintoni contro gli operatori e contro le strutture della caserma. Solo grazie alla prontezza ed alla professionalità dei carabinieri è stato possibile immobilizzarlo e riportare la situazione alla calma. L’uomo, infatti, è stato tratto in arresto con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale.
L’Autorità Giudiziaria savonese, informata degli eventi, ha disposto che l’arrestato fosse trattenuto nelle camere di sicurezza, in attesa del rito direttissimo del lunedì; tuttavia, anche questa soluzione è stata “stretta” al giovane, infatti, anche successivamente ha continuato ad opporre resistenza nei confronti dei militari incaricati di controllarlo, rendendo necessaria la sua traduzione in sicurezza al carcere di Imperia.
Nella giornata di ieri si è svolta l’udienza presso il Tribunale di Savona, dove è stato convalidato l’arresto e confermata la sua permanenza, almeno per il momento, presso il citato istituto penitenziario.
Nel corso delle attività alcuni militari hanno riportato lievi contusioni ed escoriazioni, dovute al dimenarsi dell’arrestato, giudicate comunque guaribili nel giro di pochi giorni.