News12 agosto 2025 15:26

Da Villapiana Antifascista un appello per la scuola

"Siamo sconcertati di fronte alla decisione dell’Ufficio scolastico provinciale di ridurre la qualità del servizio, privando il territorio di importanti risorse al solo scopo, ragionieristico e non educativo, di risparmiare denaro". La Cgil: "I tagli alle Don Gallo sono le scelte di Valditara"

Da Villapiana Antifascista un appello per la scuola

"Abbiamo avuto modo di leggere sui giornali l’appello del corpo docente dell’Istituto comprensivo  Savona I “Don Gallo”, contro la decisione di formare solo quattro classi prime medie anziché cinque, come sarebbe più che mai necessario. In quanto membri dell’Assemblea antifascista e antirazzista di Villapiana, intendiamo esprimere la nostra solidarietà a chi tutti i giorni lavora per garantire il successo formativo di bambini e ragazzi del quartiere". 

"Grazie all’esperienza del Doposcuola popolare “Claudio Parrotta”, attivo da anni proprio nei locali dell’Istituto, abbiamo avuto modo di toccare con mano le fragilità e le difficoltà che studenti e famiglie di Villapiana vivono quotidianamente: alta percentuale di studenti con background migratorio, presenza di alunne e alunni con disabilità certificata, situazioni di disagio sociale di vario tipo". 

"Le stesse istituzioni sono a conoscenza di queste problematiche e hanno anche riconosciuto le esigenze di questa realtà scolastica, inserendola nella fascia A di complessità; rimaniamo quindi sconcertati di fronte alla decisione dell’Ufficio scolastico provinciale di ridurre la qualità del servizio, privando il territorio di importanti risorse al solo scopo, ragionieristico e non educativo, di risparmiare denaro". 

"Non possiamo accettare che lo Stato spenda sempre più soldi in armi, proprio mentre riduce la spesa per l’istruzione pubblica - già ben al di sotto della media europea - a danno delle fasce più deboli della popolazione, condannandole sempre di più all’esclusione e alla subalternità".

"Facciamo appello alla dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale Nadia Dalmasso e all’assessora alla pubblica istruzione Elisa Di Padova affinché si attivino concretamente per rimediare a questo grave errore. Da parte nostra, siamo pronti a scendere in campo al fianco dei bambini e delle famiglie, per difendere il loro diritto all’istruzione e all’inclusione, e dei docenti, per supportare la loro protesta. 

Invitiamo la cittadinanza, le forze politiche, sindacali e associative a prendere pubblicamente posizione in merito e, soprattutto, a non abbandonare la comunità scolastica di Villapiana, che ora più che mai ha bisogno di cura e attenzione".

"Lo scorso aprile, quando il Ministero dell'Istruzione e del Merito, guidato dal Ministro Valditara, annunciò il taglio di 5.660 docenti, fummo tra i pochi a prendere una posizione netta" ricorda Licia Cesarini, Segretaria generale FLC CGIL Savona.

Secondo la FLC CGIL, "la programmazione di tale riduzione, così come la pervicacia con cui viene portato avanti il dimensionamento della rete scolastica, non ha alcun fondamento. Nemmeno le previsioni sulla denatalità certificate dall'ISTAT registrano una diminuzione di futuri alunni tale da giustificare queste misure di riduzione dell'organico e di chiusura delle scuole, per di più applicate indistintamente a tutti i gradi di istruzione. Anzi, questa "operazione matematica" viene portata avanti nonostante nel nostro sistema scolastico ben 6.225 classi siano composte da un numero di alunni superiore al limite di legge, senza contare le migliaia di classi con presenza di alunni con disabilità costituite con numeri fuori norma".

"Gli effetti di queste politiche scellerate, che l'Ufficio scolastico provinciale si limita a riportare su scala locale, si stanno già manifestando: docenti dichiarati "perdenti posto", accorpamenti di classi all'ITIS e al Liceo "Della Rovere" - provvedimenti che, ovviamente, non riguardano il corso propagandistico sul "Made in Italy" voluto da Giorgia Meloni - e anche all'Istituto Comprensivo I di Savona, intitolato a Don Andrea Gallo".

"Quest'ultimo opera su più plessi, con una forte presenza di studenti di origine migrante, e collabora con il doposcuola popolare: un contesto che avrebbe bisogno di più classi, non di meno".

"Bene hanno fatto i docenti del Don Gallo a fare emergere il problema, saranno i primi a dover gestire le "classi pollaio", bene ha fatto il Comune di Savona a chiedere un incontro urgente all'Ufficio Scolastico Provinciale per tutelare questo istituto e le sue peculiarità. La scuola deve essere il centro della società" coonclude Cesarini.

com