"La scuola voluta dal Governo di Giorgia Meloni e dal Ministro Valditara prende forma anche nella nostra provincia" osservano da Rifondazione Comunista Savona.
"Gli imponenti tagli al personale — quest’anno 5.660 docenti in meno, mentre il prossimo anno toccherà anche al personale non docente —, l’accorpamento degli istituti (lo scorso anno, in modo del tutto illogico, Quiliano con Spotorno) e la riduzione delle classi fanno parte di un unico disegno di smantellamento della scuola pubblica".
Sul fronte delle classi, dopo i casi del Liceo “Della Rovere” e dell’ITIS, desta forte preoccupazione la cancellazione di una prima presso l’Istituto Comprensivo I di Savona, dedicato a Don Andrea Gallo.
"Una decisione ingiustificabile persino alla luce del calo demografico, che penalizza una scuola articolata su più plessi — da Villapiana a Lavagnola —, con una significativa presenza di studenti di origine migrante (dato che dovrebbe far riflettere i razzisti nostrani) e una collaborazione attiva con il doposcuola popolare, antifascista e antirazzista. Per una realtà con queste caratteristiche, servirebbero più classi con pochi studenti, non “classi pollaio” e tagli all’organico.
Saremo al fianco dei docenti che hanno denunciato il taglio e delle famiglie, per difendere il diritto all’istruzione e una scuola davvero pubblica, inclusiva e di qualità" concludono da Rifondazione.