Dopo molti anni di abbandono il vecchio “Bacigalupo” di Legino si appresta ad essere sede di un ampio restayling.
L’amministrazione comunale ha deciso, infatti, di investire una somma considerevole pari a 4,5 milioni di euro per riportare l’impianto inaugurato il 6 settembre 1959 ad una sufficiente agibilità: terreno in sintetico, tribune agibili per 3.000 spettatori, rifacimento impianti e spogliatoi.
Una operazione francamente discutibile sulla quale comunque si sono già buttati personaggi che vogliono considerare lo stadio “casa loro”.
E’ necessario fare subito chiarezza: lo stadio “Bacigalupo” appartiene ai savonesi e una volta restituita l’agibilità toccherà all’amministrazione comunale democraticamente eletta formulare i termini di una eventuale gestione da parte dei soggetti attualmente operanti in città nell’ambito sportivo.
E’ il caso allora di ricordare che al momento dell’inagurazione e per molti anni lo Stadio rappresentò la “casa comune” di diverse discipline e di diversi soggetti rappresentativi dello sport savonese.
Riassumendo, l’accesso allo stadio era consentito:
nel calcio al Savona FBC e alla Veloce FBC con le rispettive prime squadre (al momento del vernissage l’una in Serie C e l’altra in Promozione) e i relativi settori giovanili per le gare di campionato e gli allenamenti
nell’hockey su prato alle due squadre cittadine di Savona HC e Liguria HC partecipanti ai campionati nazionali e relative squadre minori (per gli allenamenti l’hockey si arrangiava alla Valletta alternandosi con le altre diverse squadre cittadine: alcune delle quali però avevano sede al CSI comunque impegnato per le gare dei campionati di categoria)
nell’atletica leggera per allenamenti e gare delle due società della Fratellanza Ginnastica e dell’Amatori Atletica. Tra l’altro in quel momento l’atletica savonese disponeva di due atleti facenti parte della nazionale italiana: per l’Amatori il velocista Piero Agretti, per la FGS il quattrocentista Furio Fusi poi protagonista alle Olimpiadi di Città del Messico.
L’utilizzo dello stadio consentì anche di organizzare eventi sportivi di grande rilievo: mentre il Savona FBC disputava i campionati di Serie C e Serie B con una media di 8.000 spettatori a partita (con punte vicino a 20.000 nelle gare decisive del vittorioso campionato 65-66 e in quello successivo di Serie B nell’occasione della venuta di Juventus, Genoa e Sampdoria) , la Villetta SC (che disputò anche il primo campionato di Promozione della sua storia su quel terreno, stagione 66-67) organizzava il torneo giovanile intitolato a Giancarlo Boggio cui parteciparono squadre allievi delle maggiori compagini di serie A: Juventus, Torino, Inter, Bologna, Genoa, Sampdoria, Como, Perugia, tanto per citarne alcune.
Nel 1965 nella cornice dello stadio di Legino si svolsero i campionati italiani juniores femminili di atletica leggera, mentre nell’estate del 1968 si disputò una gara di qualificazione olimpica per il trofeo “Zovato” tra una rappresentativa italiana e la nazionale giapponese di hockey su prato (per l’hockey il terreno del Bacigalupo aveva già visto in campo il Servette di Ginevra e il San Fernando campione argentino).
Nell’estate del 1967, steso il parquet e installati i tabelloni si esibirono anche i mitici “Harlem Globe Trotters” i giocolieri del basket USA.
Infine non si può dimenticare l’ultima occasione dello stadio ricolmo di pubblico: estate 1979 Savona prima tappa del tour di Dalla e De Gregori “Banana Republic”. Sugli spalti circa 19.000 spettatori.
Di seguito alcune testimonianze fotografiche:
La Veloce sul terreno dello stadio Bacigalupo: da sin., in piedi, De Valle, Tullio Pierucci (allenatore-giocatore), Crispino, Rossi, Conterno, Fiore, Carella (futuro presidente di lungo corso del Legino); accosciati: Filotello, Cannone, Zilli, Sarti, Benedetti
Anche la Villetta di casa sul terreno del “Bacigalupo”: da sin., in piedi, Sardo, Ratto, Ottonello, Assereto, Mellano, Lagustena, Ferro, Astengo d.t., accosciati: Vicenzi, Damonte, Fazio, Caropreso, Biavasco


Stadio Valerio Bacigalupo, Savona, 8 luglio 1968.
Selezione Italia – Giappone: da sin in piedi: Dondi, Magrassi, P. Astengo, F. Astengo, Bonomi, Curto,
Anfosso, Rossini, B.Ferrero, Zuanni, Asselle, Porta. Accosciati: Gherzi, Melai, Rossi, Picco, Cecca,
Pessina, Joli,
1979 – Lucio Dalla e De Gregori Banana Republic
A Savona, quella domenica 4 giugno 1979, sono arrivato, inviato dalla rivista “Contro” per fare delle “belle fotografie, non di un gruppo rock ma come quelle che fai tu con i grandi della musica jazz”. Il direttore della rivista aveva visto i miei lavori pubblicati dalla famosa rivista “Musica Jazz” e aveva apprezzato l’enucleazione dei singoli musicisti nei momenti più significativi delle loro performance, l’uso della luce ambiente senza flash ed ecco il perché di quella richiesta.











