News07 settembre 2018 08:07

Disastro di Genova: i primi nomi

Gli inquirenti sembrano persuasi che il disastro del 14 agosto, con 43 morti, sia una strage provocata dalla carenza di manutenzione. È questa la convinzione su cui si regge l'ipotesi accusatoria per omicidio stradale plurimo e disastro colposo. Inoltre è stata iscritta nel registro degli indagati - ai sensi delle legge 231 sulla responsabilità delle società - anche Autostrade. E questo grazie al fatto che la Procura ha aggiunto il reato di omicidio colposo aggravato dalla violazione della normativa anti-infortunistica

Disastro di Genova: i primi nomi

La lista “di interesse investigativo” consegnata dalla Guardia di Finanza ai PM genovesi nei giorni scorsi è diventata la lista dei (primi) indagati.

Per Autostrade sono stati iscritti nel registro degli indagati:

il “responsabile ma non colpevole” amministratore delegato Giovanni Castellucci,

il direttore del Primo Tronco di Genova Stefano Marigliani

Paolo Strazzullo

Riccardo Rigacci

il direttore centrale Operation Paolo Berti,

il direttore delle manutenzioni Michele Donferri Mitelli

Mario Bergamo (l’ex direttore delle manutenzioni di Autostrade)

Massimo Meliani (responsabile dei ponti e delle gallerie).

Poi, i funzionari del Ministero:

Vincenzo Cinelli, direttore generale della Vigilanza

il suo predecessore Mauro Coletta

Bruno Santoro, capo della Divisione tecnico-operativa della rete autostradale.

Poi, tre ingegneri del Provveditorato e uno dell’Ufficio Ispettivo:

il provveditore Roberto Ferrazza

Salvatore Bonaccorso

Giuseppe Sisca

Carmine Testa, capo degli ispettori.

Tra gli indagati anche Antonio Brencich, il professore di ingegneria che partecipò al Comitato tecnico amministrativo del Provveditorato per valutare il progetto di rinforzo degli stralli.

Questa mattina sono stati consegnati gli ultimi avvisi agli ingegneri e Emanuele De Angelis e Massimiliano Giacobbi di Spea, e a Fulvio Di Taddeo di ASPI.

LNS

Ti potrebbero interessare anche: