Crisi Complessa26 novembre 2018 13:23

Piaggio Aero: la grande manifestazione a Savona

Non ha senso che questa gente sia in piazza, dovrebbe essere al lavoro: e questo Paese deve iniziare a curare il lavoro. Invece ogni anno a Natale siamo messi in questo modo... Così Paola Boetto, RSU Piaggio Aero, sintetizza mesi terribili, culminati oggi in una grande manifestazione che ha visto in piazza, oltre a sindacati e lavoratori, anche 25 sindaci, il presidente della Provincia, diversi consiglieri regionali e un senatore

Piaggio Aero: la grande manifestazione a Savona

Non mancava nessuno, oggi, alla grande manifestazione in sostegno di Piaggio Aero: i lavoratori di Piaggio, Laerh, Bombardier, Continental e altre aziende del territorio hanno sfilato per le vie di Savona in un corteo pieno di dignità e speranza, insieme a rappresentanti di tutte le forze politiche.

Venticinque sindaci, tra cui Ilaria Caprioglio e Giorgio Cangiano, si sono diretti verso la Prefettura insieme ai consiglieri regionali Melis (M5S), Vaccarezza (capogruppo FI in Regione), De Vincenzi (PD).

Presenti il senatore Ripamonti (Lega) e il presidente della Provincia Olivieri.

Per il Partito Democratico cittadino c'erano la capogruppo Barbara Pasquali ed Elisa Di Padova insieme ad Anna Giacobbe, e per Rifondazione Comunista il segretario provinciale Fabrizio Ferraro con Marco Ravera e Marco Sferini.

Sindaci e presidente della Provincia hanno redatto un documento unitario nel quale si chiede che venga nominato al più presto il Commissario Straordinario per la gestione della Amministrazione Straordinaria di Piaggio Aero, e che nelle linee programmatiche e gestionali del mandato venga indicato come imprescindibile il mantenimento delle lavorazioni in essere, la salvaguardia dei livelli occupazionali, l’organizzazione e la struttura aziendali presso lo stabilimento di Villanova d’Albenga, quello di Sestri Ponente e quello Laerh.

Andrea Pasa, segretario provinciale CGIL, ha ricordato quanto sia importante e urgente la nomina del Commissario, e che la richiesta di anticipare l’incontro al Ministero è dovuta soprattutto alle questioni pratiche che l'azienda deve affrontare urgentemente: stipendi di dicembre, tredicesime, funzionamento dei reparti, scadenze dei contratti a tempo determinato.

Un'ampia delegazione è salita verso le 11 a Palazzo del Governo per parlare col Prefetto: insieme alle sigle sindacali c'erano infatti tutti gli amministratori presenti al corteo.

Il prefetto Cananà ha garantito il suo concreto impegno con il Ministero e il Tribunale.

Speriamo.

Franco Astengo propone alcuni importanti spunti di riflessione: 

"1) Nel “caso Piaggio” entrano direttamente in conflitto le priorità che le forze politiche hanno individuato nel loro contratto di governo e la relazione tra i contenuti di questo contratto e il tema del lavoro. Le risorse a disposizione per le commesse di tipo militare sono state, infatti, dirottate, almeno nominalmente, al fondo per il cosiddetto”reddito di cittadinanza” e, nello specifico, al tentativo di adeguamento e modernizzazione dei sempre cosiddetti centri per l’impiego. Quale sarà la destinazione finale di questi finanziamenti rimane ancora, del resto tutta da stabilire, considerato che l’iter parlamentare della legge non è ancora partito. Quel che è certo è il fatto che siamo di fronte ad un palese contrasto tra lavoro e reddito di cittadinanza con risorse sottratte al primo;

2)      In secondo luogo, rispetto alla fabbricazione dell’aereo a pilotaggio remoto (drone) di tipo P.2HH, emergono problemi riguardanti la prospettiva di utilizzo del mezzo stesso. La vicenda si trascina ormai da molto tempo ma è possibile affermare che l’Aeronautica Militare abbia posto resistenze all’acquisizione del velivolo, resistenze condivise da Leonardo, indicato come possibile partner assieme a CdP nel nuovo assetto societario di cui vagheggia il governo e che è stato fatto oggetto di riferimento dal direttore generale del MISE nel corso dell’incontro “da nulla di fatto” svoltosi a Roma qualche giorno fa. L’Aeronautica Militare considererebbe il mezzo già superato prima ancora dell’avvio del suo utilizzo. Nell’affrontare questo difficile passaggio occorrerebbe grande chiarezza nel valutare il grado di qualità tecnologica che lo stabilimento di Villanova è in grado di esprimere. Il tema dell’innovazione tecnologica e dei centri direzionali è tema costante nella nostra Provincia ed è stato a causa di evidenti deficit in questa direzione. E’ stato attorno a questo punto che via via si sono perdute le maggiori unità produttive in diversi settori, cedendo anche al rapporto tra ambiente e lavoro che in casi lontani ma clamorosi come quello dell’ACNA e più recenti come nella situazione di Tirreno Power hanno depauperato il nostro patrimonio industriale.

3)      Tornando alla vicenda Piaggio è evidente come emerga con grande evidenza un problema di management sia sul terreno della programmazione economica e di bilancio (vedi accumulo del deficit) sia nel campo dell’adeguamento tecnologico. Sotto quest’aspetto ci sarebbe da valutare ciò che è avvenuto nel passaggio dal civile al militare: un tema di grande delicatezza sotto diversi profili anche sotto l’aspetto etico.

4)      Adesso si dice che “l’amministrazione controllata non è una liquidazione” e che si apre “una fase di transizione”. Se davvero si arriverà a una proposta di espressione di una nuova società sarà bene da parte del complesso dei soggetti istituzionali e sindacale tener conto dei punti che così sommariamente si è cercato di riassumere anche in questa sede. Il tema del possibile intervento pubblico non può prescindere dall’essere affrontato avendo come prioritaria la qualità della tecnologia allo scopo di mantenere l’azienda competitiva sul mercato internazionale, in quadro di ovvia compatibilità dei conti. Altrimenti ci troveremmo nel pieno di quell’avventura propagandistica che appare essere un po’ come la “cifra” distintiva di questa compagine di governo."


G.S.

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