News28 dicembre 2019 18:20

Autostrade: la Regione che non c’era

“Il silenzio del Mit sta affondando la Liguria. Pur non essendo misura risolutiva, ma solo di sostegno, chiediamo che siano sospesi i pedaggi su tutte le nostre autostrade fino al ripristino di condizioni minime di servizio accettabili. Per simili disservizi non è ipotizzabile dover pure pagare, sarebbe più comprensibile addirittura un risarcimento”. Così l’assessore regionale allo Sviluppo economico Benveduti, sulla scia di Toti e Berrino (quello con al collo la croce celtica)

Autostrade: la Regione che non c’era

Su una bella class action, ci creda Benveduti, saremmo tutti d’accordo: probabilmente molto più d’accordo di quanto potrebbe esserlo il suo presidente.

Non sappiamo se Autostrade abbia deciso di bloccare la Liguria per snellire il traffico nel timore di nuovi crolli, o magari per mostrare tutto il suo potere temendo la revoca delle concessioni. 

Fatto sta che son quattro giorni che gli sventurati automobilisti lamentano corsie ridotte e code chilometriche a causa di cantieri deserti, dove non si vede al lavoro un solo addetto.

Ciascuno può trarre le proprie conclusioni.

Noi ci limitiamo a ricordare che tutte le forze politiche, Lega in testa, votarono a suo tempo a favore delle concessioni autostradali ai privati, tranne Rifondazione Comunista come ricorda oggi il consigliere savonese di Rete a Sinistra Marco Ravera:

“Il Governo Conte è diviso sulla questione delle concessioni, mentre il Presidente della Regione Giovanni Toti parla di "tempesta perfetta" denunciando il rischio paralisi per la Liguria, di cui è comunque responsabile. 

Queste titubanze e questa incapacità rischiano, una volta di più, di aprire le porte all'estrema destra. 

Come denunciato da La Repubblica, infatti, è nato il sedicente Comitato Autostrade Liguri dietro cui si nascondono formazioni neofasciste, ben silenti quando la destra al Governo, inclusa la Lega, votava per la privatizzazione delle autostrade. Proteste pittoresche quelle del sedicente comitato che, tra l'altro, rischiano di gettare discredito su chi si batte per la revoca delle concessioni, come fece e continua a fare Rifondazione Comunista, l'unica forza politica a votare contro la privatizzazione delle autostrade.” 

LNS

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