Contromano05 giugno 2020 18:33

Liguria: il disastro della sanità politica

Surreale è l’unico aggettivo che ci viene in mente per descrivere la situazione della sanità ligure. Il Policlinico di Monza vince il ricorso al TAR sulla più che discutibile privatizzazione degli ospedali di Albenga e Cairo, Alisa commissaria le ASL donazioni comprese, la Liguria coi suoi pochi tamponi resta salda tra le regioni con la crescita percentuale più alta di casi covid e col suo dieci per cento dei morti in Italia (oggi 7 su 85)

Liguria: il disastro della sanità politica

Eppure continuiamo a sentirci dire che va tutto bene, che è inutile fare i tamponi (che costerebbero un euro l’uno) sciupando soldi pubblici, che la Regione ricorrerà al Consiglio di Stato spendendo (per quello sì) ulteriori denari per privatizzare un servizio che dovrebbe restare pubblico, che il progetto di privatizzazione è “virtuoso”, che “ai ritardi endemici e alla lentezza della burocrazia italiana si aggiunge un malvezzo da parte delle aziende di ricorrere su tutto e tutti” e che “il modello Genova è un punto di riferimento per tutti”.

Immaginiamo che la maggior parte dei liguri abbia notato che la gestione della sanità in Liguria è suscettibile di molti miglioramenti, e come altri anche noi abbiamo cercato di dare voce non solo alle profumate versioni ufficiali che escono dalle conferenze stampa quotidiane di Toti e Viale. 

Ma siamo un giornale, e le campagne elettorali non rientrano tra i nostri compiti.

Quando trovate un candidato da contrapporre a Toti scrivetecelo.

Regioni con la crescita percentuale dei casi più alta rispetto a ieri (elaborazione Youtrend):
Lombardia +0,54%
Liguria +0,36%
Lazio +0,26%
Piemonte +0,24%
Puglia +0,18%

LNS

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