“Il comprensorio savonese è triste e depauperato, in Valbormida si registra una crisi del modello di produzione, il Ponente presenta economia diffusa ma senza sbocchi.
La provincia di Savona ha subito una fuga di cervelli che ha reso impossibile la riconversione industriale e l'adozione di un modello economico in grado di tenere il passo con quanto avveniva all'estero o in altre città italiane.
Occorre abbattere i vincoli corporativi e imboccare la strada della riconversione industriale che non necessariamente deve confliggere con lo sviluppo del terziario. Per realizzare questi obiettivi è necessario dar vita a un piano di governo che utilizzi gli elementi a disposizione come il piano territoriale di coordinamento e un'analisi del lavoro effettuato dalle precedenti amministrazioni che non contenga elementi di compiacimento per la continuità ma nemmeno pregiudiziali. Inoltre, è indispensabile intrecciare relazioni economiche che vadano al di là degli angusti spazi provinciali, tenendo conto soprattutto del Sud Ovest piemontese e del Sud della Francia”.
Parole di oggi? No: Franco Astengo, allora responsabile della segreteria del deputato progressista Michele Del Gaudio, le consegnava a un’intervista uscita su “La Stampa” il 2 marzo 1995 commentando la relazione del Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro.
Venticinque anni sono trascorsi da allora, ma i problemi manco a dirlo sembrano ancora tutti sul tavolo - rafforzati dalla crisi dell’ultimo decennio e da quella, in embrione e che si prevede gravissima, provocata dall’emergenza covid.
Nel frattempo la politica regionale e locale ha virato sul modello “passerella” smettendo di occuparsi dei problemi con la serietà che sarebbe dovuta, le infrastrutture liguri sono collassate su se stesse - anche nel vero senso della parola, purtroppo - e la fiducia nel futuro sembra non trovarsi più da nessuna parte.
Per questo il gruppo “Quelli della Rebagliati – Il rosso non è il nero” invita le forze politiche, culturali, associative, cittadine e cittadini all’incontro che si svolgerà giovedì 30 luglio alle 17,30 presso la SMS “La Generale” di via San Lorenzo.
Al centro del dibattito, l’isolamento economico e sociale che ha causato a Savona una perdita di identità e un forte deficit nella capacità di definire una prospettiva di futuro, mentre è urgente riprendere la progettualità sul tema del lavoro collegato - per forza di cose - a quelli delle infrastrutture, della portualità, della mobilità delle merci e delle persone: del recupero insomma di una dimensione comprensoriale.
Giovanna Servettaz
