News08 settembre 2020 19:15

Cacciari e la responsabilità di Sansa

Massimo Cacciari, oggi a Genova con Ferruccio Sansa, non ha peli sulla lingua come al solito. E il suo consiglio è quasi un ordine: “se vinci ti santificheranno, ma se non vinci hai lo stesso un importante compito da portare avanti. Tu t’impegni a fare in modo che in Liguria si ricostruisca un centrosinistra decente”

Cacciari e la responsabilità di Sansa

“Questa è l’unica regione dove c’è un candidato nuovo: nuovo, ma senza retoriche rottamanti. Una persona preparata che certamente segna una discontinuità nella gestione precedente dell’area di centrosinistra, che un po’ fallimentare, diciamolo, lo è stata”.

Inizia così il discorso di Cacciari, che del pessimismo della ragione ha fatto il suo tratto distintivo e non nasconde che la strada del centrosinistra in Liguria è tutta in salita.

Però ritiene importante quest’alleanza inedita: “Dopo le politiche io scongiurai chi di dovere di sedersi al tavolo coi 5 Stelle per un programma comune.

E invece ci siamo dovuti sorbire sciagure anche etiche, d’immagine, culturali.

Forse potevamo evitarcelo, e avviare un’esperienza di governo molto migliore di quella che abbiamo iniziato dopo solo per mandare a casa Salvini, perché altre ragioni (per il Conte 2, ndr) nessuno ne ha viste.”

Che in una regione importante come questa ci sia stata una convergenza può essere un esperimento importante a livello nazionale, secondo Cacciari, a prescindere da come andranno le elezioni.

Con un incitamento forte al tandem nazionale PD-5S: “Volete continuare a governare o solo gestire l’uso delle mascherine?” Cacciari intende evidentemente parlare di un buon uso dei fondi europei che dovrebbero arrivare, e della gestione generale del post emergenza.

“I programmi sono essenziali, non sono optional” conclude il filosofo, che non risparmia una frecciata a Renzi che in Liguria corre da solo con una sua lista come in Veneto (dove pure, ricorda Cacciari, il candidato di centrosinistra ha fatto un piccolo miracolo togliendo Padova alla Lega).

E ricorda la storia infinita dei suicidi della sinistra italiana, quei suicidi che han mandato due volte a casa Prodi regalando il governo a Berlusconi, per concludere con una richiesta forte a Ferruccio Sansa: “che tu vinca o no, devi impegnarti a fare in modo che in Liguria si ricostruisca un centrosinistra decente”.

LNS

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