"Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate: anche le nostre.” (Primo Levi)
Basterebbero queste parole di Primo Levi per commentare e condannare la vergognosa provocazione ed apologia del nazifascismo compiuta da tre consiglieri di centrodestra durante la seduta consiliare comunale di Cogoleto.
Vergognosa e grave nella Giornata della Memoria, nel più totale dileggio dell'istituzione e del loro stesso ruolo: la democrazia, l'essere stati eletti, è il frutto delle lotte, dei sacrifici e delle tragedie che sono proprio al centro di questo giorno particolare.
Ma i tre soggetti o non si rendono conto della gravità del loro gesto, ovvero, nel voler compiere una provocazione, ignorando la storia del ‘900 e dileggiando l’orrore dell’olocausto, proprio perché compiuto nel giorno del ricordo delle vittime della Shoah, in aperta violazione della nostra Carta Costituzionale, compiono uno specifico reato.
E tali gesti non possono più essere tollerati o derubricati: occorre denunciare ed ottenere la condanna da parte dello Stato, proprio perché non si reiterino.
L'antifascismo è un patrimonio costruito con la guerra di Liberazione, in cui è stata essenziale la partecipazione di anime e di culture politiche diverse.
Per questo motivo nel denunciare l’atto vergognoso e porgere la nostra non formale solidarietà al sindaco di Cogoleto e a tutta la sua comunità, aspettiamo una netta presa di posizione e di condanna anche da parte dei partiti in cui sono stati eletti i tre consiglieri.
Come nella Giornata della Memoria: mai più.
Mai più per nessuno, nostalgico o negletto che sia.
Le sezioni ANPI della provincia di Savona