Cultura11 marzo 2021 15:00

Filosofia coi bambini? A scuola si può

Se è vero che la scuola deve preparare alla vita, è anche vero che il mondo che incontreranno i nostri figli finita la scuola sarà un altro mondo. Qualunque cosa essi impareranno, nell'arco di pochi anni sarà completamente superata. Quella che invece non diventerà mai obsoleta è la capacità di pensare (bene) con la propria testa, la “competenza” più preziosa che la scuola possa trasmettere

Filosofia coi bambini? A scuola si può

Da diversi anni vengono organizzati laboratori di filosofia nelle scuole, con bambini e ragazzi, a partire dai cinque anni di età: una sfida per promuovere la formazione del pensiero critico e il superamento di pregiudizi e stereotipi. Il testo è il racconto di alcune esperienze dell’autrice, ex insegnante liceale di filosofia.

Il progetto si basa sulla convinzione che i bambini siano perfettamente in grado di porsi domande sulla vita, la morte, l’amore, la felicità o su altri interrogativi, tipicamente filosofici. Purtroppo spesso essi non trovano adulti disposti a confrontarsi con loro e a cercare insieme soluzioni. Se a queste esigenze si riesce a fornire risposte, si aiuteranno i piccoli a costruirsi strumenti critici per comprendere se stessi e la realtà e presto saranno in grado di fare le loro scelte autonomamente.

Il libro propone alcuni elementi di riflessione su questi temi e si rivolge al mondo della scuola, a insegnanti ed educatori in primis, ma anche a genitori, a nonni e a tutti coloro che hanno interesse per l’educazione.  Oggi come mai si è consapevoli che non si tratta semplicemente di trasmettere sapere, ma di formare persone fornite di strumenti per affrontare la complessità delle situazioni in cui si troveranno a vivere e agire.

Il testo è diviso in due parti: nella prima si riportano le linee teoriche che hanno ispirato la pratica della filosofia con i bambini e i ragazzi. Qui viene anche presentato e illustrato, nelle sue componenti fondamentali metodologiche e organizzative, il laboratorio di pensiero e si definisce il ruolo dell’insegnante nella conduzione.

Nella seconda parte, più pratica, vengono descritte, anche con l’ausilio di slide e di materiali, alcune esperienze di laboratorio già sperimentate; di ognuna vengono indicati l’ordine di scuola a cui si riferisce e i tempi di realizzazione.

La profonda differenza rispetto alla didattica usuale è che nei laboratori di pensiero non si propongono mai lezioni frontali, ma si procede con un lavoro di gruppo e interattivo dove tutti possano partecipare. Il metodo utilizzato si basa infatti sul “dialogo socratico” che non fornisce verità precostituite, ma promuove la ricerca e la costruzione di percorsi logici e argomentativi, dove ognuno è un soggetto attivo che si confronta con gli altri.

L’esercizio del pensiero nei laboratori intende, quindi, agevolare la costruzione di capacità logiche che saranno utili in ogni ambito. Il progetto è molto ambizioso ma vale la pena di intraprenderlo perché, come afferma Cinzia Sciuto nella prefazione, “Se è vero che la scuola deve preparare alla vita, è anche vero che il mondo che incontreranno i nostri figli finita la scuola sarà un altro mondo. Qualunque cosa essi impareranno, nell'arco di pochi anni sarà completamente superata. Quella che invece non diventerà mai obsoleta è la capacità di pensare (bene) con la propria testa, la “competenza” più preziosa che la scuola possa trasmettere”.


Evento in diretta sulla pagina Facebook:

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o sul canale Youtube:

https://www.youtube.com/c/uaarit-aps

 

Appuntamento online venerdì 12 marzo, alle 18.30, per la presentazione del libro di Rosanna Lavagna Filosofia coi bambini? A scuola si può

prefazione di Cinzia Sciuto

illustrazioni di Angela Bottero

Edizioni Nessun Dogma 2020

 

Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti

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