Cultura15 maggio 2021 12:29

Arturo Martini: il più vago e misterioso racconto

Un'estate di mostre nel Savonese

Arturo Martini: il più vago e misterioso racconto

Un nutrito calendario di eventi, a cura di CARLA BRACCO, NICO STRINGA, MAGDA TASSINARI e DONATELLA VENTURA attende l'estate savonese (QUI il dépliant)

"IL PIÙ VAGO E MISTERIOSO RACCONTO". CERAMICHE DI ARTURO MARTINI

ALBISSOLA MARINA MUDA CENTRO ESPOSITIVO 21 MAGGIO - 29 AGOSTO 2021

La mostra costituisce un’imperdibile occasione per ammirare e “riportare a casa” oltre quaranta opere di Arturo Martini, in maiolica e terracotta, riunite nella Collezione dell’avvocato Costantino Barile, celebre ceramologo che conobbe personalmente il Maestro.

La collezione, studiata da Nico Stringa, raccoglie diverse ceramiche realizzate da Martini, dal 1926 presso la Manifattura Fenice di Albisola e dipinte da Manlio Trucco e dal 1928 all’I.L.C.A. di Genova Nervi decorate da Oscar Saccorotti e Emanuele Rambaldi.

Alcune realizzate in serie in tiratura limitata altre in monotipo, vennero esposte nel 1927 alla III Biennale di Monza e alla Mostra alla Galleria Pesaro e nel ’30 alla IV Triennale di Monza. Attraverso queste piccole sculture, caratterizzate da semplificazione formale e dalla sorprendente invenzione di soluzioni tematiche e plastiche, è possibile cogliere la grandezza del maestro che nel Primo Novecento ha cambiato i canoni della scultura moderna.

Dall’ambito privato alla fiaba, dal mito al tema religioso si possono cogliere spunti intimi o metafisici, romantici o aderenti alla lezione di Valori Plastici, e apprezzare il “racconto più bello” declinato nelle soluzioni innovative dei Presepi, o la drammaticità e il pathos delle Formelle della Via Crucis in maiolica.

Altre ceramiche di collezionisti privati arricchiscono questo panorama tra cui emergono i multipli riflessati da Mariano Baldantoni presso la Ditta Mazzotti Giuseppe. Viene anche ricordato, con opere e documenti originali, il V Festival della Ceramica, realizzato a Villa Faraggiana nell’estate 1963, in cui la collezione Barile venne presentata accanto a capolavori di maestri del Secondo Novecento, quali Fontana, Jorn e Gambetta.

Un anno, il 1963, particolarmente fecondo, “in un clima culturalmente ed artisticamente agile, vivo, mosso ed affettuosamente “assorbito” dal grande pubblico”.

 

"…AL CASTELLO DEI NOSTRI SOGNI SENZA FINE". PICCOLE OPERE DI ARTURO MARTINI A VADO LIGURE

VADO LIGURE MUSEO A. MARTINI - VILLA GROPPALLO 22 MAGGIO - 31 LUGLIO 2021

Inesauribili sono gli spunti di riflessione e molteplici gli stimoli provenienti dalla proposta poetica delle opere di Arturo Martini, tanto versatile e ricca da motivare l’offerta di nuove occasioni per apprezzarlo, nel tentativo di carpire ogni volta qualche dettaglio in più per una sempre migliore conoscenza dell’artista, o scoprire qualche notizia inedita per qualche inatteso approfondimento.

Torniamo quindi a parlare di Martini a Vado Ligure per presentare, accanto a quelle di carattere monumentale esposte stabilmente nel museo di Villa Groppallo (I gessi del Monumento ai Caduti, 1923-24; Il Cieco, 1925; Il benefattore, 1932-33), una serie di opere di minori dimensioni prevalentemente di provenienza privata e alcune concesse dal Museo del Paesaggio di Verbania, che ha contribuito al prestigio della mostra insieme alla Cassa di Risparmio di Genova e alla Diocesi di Savona-Noli.

Il prestito dalla Cassa di Risparmio di Bologna del Torso di giovinetto (bronzo, 1929 circa) consente di porre al centro della mostra un’opera che, come un concetto fondante, ne costituisce la sintesi linguistica del percorso, che si sviluppa secondo tre tematiche principali: il ritratto, le opere sacre e il mondo delle storie raccontate dalla letteratura, dalla mitologia classica, dalla musica, dal teatro e dal cinema.

Sono soprattutto queste straordinarie invenzioni, dove la varietà dei materiali e la padronanza nelle diverse tecniche consentono quella libertà del canto che raggiunge immediatamente lo spettatore, a dare il segno dell’impronta lasciata sul territorio del Ponente ligure dal grande artista, vissuto a Vado fra il 1920 e il 1932. Qui acquistò la sua casa per il proprio museo; qui egli riposa.

 

"LA FABBRICA SIAMO NOI". LA FENICE DI MANLIO TRUCCO E ARTURO MARTINI

ALBISOLA SUPERIORE MUSEO M. TRUCCO 28 MAGGIO - 24 LUGLIO 2021

“La fabbrica siamo noi, e non per interesse ci siamo uniti…una scusa per palpitare un poco assieme” è quanto scriveva nel 1927 Arturo Martini a Manlio Trucco, sottolineando il loro forte sodalizio.

Ancora ceramiche di Martini, quindi, al Museo Trucco, create con il marchio Fenice in quella manifattura innovativa in cui si è imposto dal 1926. Piccoli gruppi e formelle, e una splendida Madonna della Misericordia del 1933, maiolica marcata SPICA, che affiancano quanto del maestro trevigiano è già custodito nelle sale.

Ma in quella che fu la sua casa e il suo laboratorio, è possibile soprattutto godere i numerosi spunti creativi di Manlio Trucco, quella produzione plastica ideata per la Fenice dal 1922 al 1936.

Un nucleo inedito di ceramiche offre oggetti pregevoli per gli smalti vivaci o le tonalità mat, in cui gli innovativi motivi dipinti naturalistici o geometrico-floreale, si alternano agli elementi astratti, agli animali graffiti o a rilievo. Un mondo terracqueo o esotico, ispirato dal mare dal cielo o dal sogno, in cui si mescolano gli spunti e le reminiscenze di un artista-viaggiatore, di culture dell’America pre-ispanica, come nel Vaso con cacatua, in cui l’uso del colore esplosivo di estrazione fauve si unisce già a elementi déco.

Tutto questo è la Fenice di Manlio Trucco, artefice della rinascita della ceramica albisolese nel Primo Novecento e principale esponente di quello Stile déco Albisola 1925, in cui i motivi floreali ed animali riecheggiano i decori per le stoffe da lui ideati nell’atelier parigino di Paul Poiret. Esempi di queste pitture su cartoncino, cataloghi e documenti d’epoca contribuiscono a calarci nell’atmosfera artistica degli anni ’20 e ’30 del Novecento.

E ancora:

ALBISSOLA MARINA 

Sabato 10/7: “Arturo Martini in Liguria, da “Valori Plastici” alle grandi terrecotte”, a cura di Nico Stringa 

Venerdì 6/8: “Cinque minuti con gli Amanti di Arturo Martini”, a cura di Tommaso Dandolo 

VADO LIGURE 

Sabato 26/6: “Opere di Arturo Martini nei musei di Vado Ligure e di Verbania”, a cura di Magda Tassinari, Donatella Ventura, Federica Rabai 

Venerdì 16/7: “Arturo Martini e la Pietra del Finale”, a cura di Giovanni Murialdo, Magda Tassinari 

ALBISOLA SUPERIORE 

Sabato 3/7: “La Fenice di Manlio Trucco e Arturo Martini”, a cura di Carla Bracco, Marino Cassini 

INIZIATIVE - VISITE GUIDATE 

ALBISSOLA MARINA e ALBISOLA SUPERIORE 

Sabato 17/7, h 9:30: “Le due mostre ad Albisola”, a cura di Carla Bracco 

VADO LIGURE 

Venerdì 18/6, h 16:00: “Itinerario Martiniano a Vado Ligure”, a cura di Donatella Ventura 

SAVONA 

Venerdì 2/7, h 17:00: “Opere di Arturo Martini a Savona”, a cura di Magda Tassinari 

ACQUI TERME 

Sabato 4/9, h 15:00: “Arturo Martini, Il Figliol Prodigo e i Conti Ottolenghi”, visita guidata al Ricovero Ottolenghi e alla Villa di Monterosso, a cura di Monica Bruzzo 

Luogo ed orario delle conferenze saranno pubblicate sul sito www.mostrearturomartini.it 

LNS

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