Lettere alla Nuova26 gennaio 2023 18:20

La giornata degli alpini, Brecht e Jannacci

Con la legge n. 44 del 5 maggio 2022 è stata istituita la Giornata nazionale della memoria e del sacrificio degli Alpini, individuata nella data del 26 gennaio di ciascun anno

foto antiwarsongs.org

foto antiwarsongs.org

Ed eccoli, i signori della guerra, ad inventarsi la “Giornata dell’alpino”: 26 gennaio, anniversario della battaglia di Nikolajewka.

Omettono di ricordare che si trattava di un corpo di spedizione fascista, composto da poveracci che il regime travestiva da volontari.

Oggi, nel loro delirio militarista, invadono le scuole ed i luoghi di cultura per celebrare la battaglia più importante di una guerra di aggressione, giustamente persa. E non serve ricordare le indubbie benemerenze degli alpini nel campo della protezione civile: innanzitutto perché non è necessario aver portato le stellette per impegnarsi in operazioni di soccorso; ma soprattutto perché una nazione civile dovrebbe disporre di personale sufficiente per fare fronte alle emergenze senza bisogno di farsi sostituire da organizzazioni di volontariato.

 

Il nemico non è, no non è

oltre la tua frontiera;

il nemico non è, no non è

oltre la tua trincea;

il nemico è qui tra noi,

mangia come noi, parla come noi,

dorme come noi, pensa come noi

ma è diverso da noi.   

Il nemico è chi sfrutta il lavoro

e la vita del suo fratello;

il nemico è chi ruba il pane

il pane e la fatica del suo compagno;           

il nemico è colui che vuole il monumento

per le vittime da lui volute    

e ruba il pane per fare altri cannoni

e non fa le scuole e non fa gli ospedali

per pagare i generali, quei generali

quei generali per un’altra guerra...

(Enzo Jannacci, da una poesia di Brecht)

Rifondazione Comunista Federazione di Genova

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