"L'esposizione valorizza il lavoro di un gruppo di ricercatori volontari per portare all’attenzione dei visitatori una parte della gloriosa storia della nostra città. Questo ricchissimo monumento di culto - ricordano gli organizzatori - è rimasto colpevolmente nell’oblio per più di 450 anni dalla distruzione operata nel 1595 dalla repubblica di Genova e fu oggetto di una damnatio memoriae così accurata da rendere rarissimi i documenti che la descrivono, dei quali si espongono alcune copie.
Viene proposto il lavoro decennale che ha permesso di giungere al possibile aspetto della Cattedrale per dimostrare quanto la città di Savona e l’arte nazionale hanno perso e dimenticato durante i secoli".
"La mostra non vuole essere uno studio tecnico o una trattazione specialistica ma è presentata in modo semplice e comprensibile a tutti, costituendo anche una valida base per spiegare ai giovani il valore della conservazione del patrimonio artistico e culturale del proprio Paese. Vi troverete immersi in grandi pannelli esplicativi con disegni, documenti, ricostruzioni, ritrovamenti degli scavi archeologici sul Priamar, planimetrie del 1500 ed opere d’arte che costituivano il tesoro della Cattedrale.
Per la prima volta a Savona in dimensioni reali (275 x 265 cm) una copia del polittico del 1345, di probabile autore savonese, che era collocato dietro l’altar maggiore della Cattedrale e che ora è conservato in Francia. La mostra fornisce molti spunti ed interessanti ipotesi; lasciamo al visitatore la sorpresa della scoperta".
Gli orari di apertura dell'esposizione, organizzata da Rotary club col supporto della Fondazione De Mari e del Vescovado Savona Noli, sarà visitabile dal 18 marzo al 24 aprile, dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19. Ulteriori informazioni sono reperibili sul gruppo Facebook “La Cattedrale Scomparsa”.