"In merito alle affermazioni dell’assessore Gratarola sull’impossibilità tecnica che nell’Asl2 si possa istituire un DEA 2 diffuso fra i due ospedali San Paolo e Santa Corona, si rammenta che la soluzione è già prevista sia per il Gaslini che per il San Martino" ricorda Giampiero Storti, presidente del Comitato Amici del San Paolo.
Per DEA si intende Dipartimento di emergenza accettazione. I DEA 2, presidi ospedalieri di II Livello, sono dotati di tutte le strutture previste per l'ospedale di I Livello, nonché di unità di cardiologia con emodinamica interventistica attiva 24 ore su 24, neurochirurgia, cardiochirurgia e rianimazione cardiochirurgica, chirurgia vascolare, chirurgia toracica, chirurgia maxillo-facciale, chirurgia plastica, endoscopia digestiva ad elevata complessità, broncoscopia interventistica, radiologia interventistica, rianimazione pediatrica e neonatale (terapia intensiva neonatale), medicina nucleare e altre eventuali discipline di alta specialità; devono essere presenti 24 ore su 24 i servizi di radiologia con almeno T.A.C. ed ecografia (con presenza medica), laboratorio e servizio Immunotrasfusionale.
"Per sua conoscenza alleghiamo due tabelle (qui e qui) con dettagliate le strutture complesse trasversali dei due nosocomi già deliberate da tempo dall’Asl2" prosegue Storti.
"Trasversali vuol dire che i Direttori hanno la responsabilità delle strutture complesse site nei due presidi e che gli stessi collaborano al reciproco funzionamento nell’erogazione delle prestazioni alla popolazione.
I dipartimenti, naturalmente trasversali, completano il coordinamento.
Quanto sopra non è fantascienza ma realtà sperimentata negli anni.
Questo si chiama DEA2 diffuso.
Nell’ASL2 è già presente il DEA2 diffuso.
Come si fa a negare questa realtà?
Dalla tabella1 inviata al Ministero risulta chiaro che solo con l’integrazione di tutte le strutture in un Dea 2 diffuso l’Asl2 e il Ponente possono ambire a questo tipo di classificazione" conclude Storti.