News16 giugno 2023 15:30

Sanità: la Regione che non sa

Il comitato Amici dell'ospedale San Paolo di Savona ribatte punto su punto alle affermazioni dell'assessore regionale alla Sanità Gratarola

Giampiero Storti, presidente del comitato Amici del San Paolo

Giampiero Storti, presidente del comitato Amici del San Paolo

"In merito alle affermazioni dell’assessore Gratarola sull’impossibilità tecnica che nell’Asl2 si possa istituire un DEA 2 diffuso fra i due ospedali San Paolo e Santa Corona, si rammenta che la soluzione è già prevista sia per il Gaslini che per il San Martino" ricorda Giampiero Storti, presidente del Comitato Amici del San Paolo.

Per DEA si intende Dipartimento di emergenza accettazione. I DEA 2, presidi ospedalieri di II Livello, sono dotati di tutte le strutture previste per l'ospedale di I Livello, nonché di unità di cardiologia con emodinamica interventistica attiva 24 ore su 24, neurochirurgia, cardiochirurgia e rianimazione cardiochirurgica, chirurgia vascolare, chirurgia toracica, chirurgia maxillo-facciale, chirurgia plastica, endoscopia digestiva ad elevata complessità, broncoscopia interventistica, radiologia interventistica, rianimazione pediatrica e neonatale (terapia intensiva neonatale), medicina nucleare e altre eventuali discipline di alta specialità; devono essere presenti 24 ore su 24 i servizi di radiologia con almeno T.A.C. ed ecografia (con presenza medica), laboratorio e servizio Immunotrasfusionale.

"Per sua conoscenza alleghiamo due tabelle (qui e qui) con dettagliate le strutture complesse trasversali dei due nosocomi già deliberate da tempo dall’Asl2" prosegue Storti.

"Trasversali vuol dire che i Direttori hanno la responsabilità delle strutture complesse site nei due presidi e che gli stessi collaborano al reciproco funzionamento nell’erogazione delle prestazioni alla popolazione.

I dipartimenti, naturalmente trasversali, completano il coordinamento.

Quanto sopra non è fantascienza ma realtà sperimentata negli anni.

Questo si chiama DEA2 diffuso.

Nell’ASL2 è già presente il DEA2 diffuso.

Come si fa a negare questa realtà?

Dalla tabella1 inviata al Ministero risulta chiaro che solo con l’integrazione di tutte le strutture in un Dea 2 diffuso l’Asl2 e il Ponente possono ambire a questo tipo di classificazione" conclude Storti.

comunicato stampa