Clitennestra è il prototipo dell’infamia femminile: crudele, violenta, adultera e assassina è l’incarnazione del male e delle scelte scellerate: per i Greci è una kynopis, faccia di cagna, un vero e proprio mostro. Uccide il marito Agamennone e la sua amante, la schiava Cassandra, a colpi di scure. Ma Anna Zago racconterà in scena anche un’altra storia, una vicenda a lungo taciuta, fatta di soprusi, attese e tradimenti che la narrazione ufficiale del mito ha spesso censurato. E la storia di questa Clitennestra, non tanto diversa dai numerosi casi di donne criminali dei nostri giorni, offre lo spunto a importanti riflessioni sulla natura del diritto e della giustizia, sullo stupore come scoperta e come delusione, come improvvisa rivelazione della durezza della vita.
La complessità e la modernità del personaggio sono innegabili: la sua inquietudine, la sua sete d’indipendenza, la sua determinazione, la sua tragicità. Clitennestra ha tradito, ma è stata tradita, ha ucciso il marito, che aveva ucciso e sacrificato agli dei la loro figlia Ifigenia. E l’urlo di dolore, la rabbia sconfinata, la solitudine sofferta, l’infinito desiderio di vendetta, ci sono tutti nel potente monologo.
Il verdetto è già scritto: nessuna possibilità di redenzione, Clitennestra è una donna non rieducabile. Ma forse, questo nuovo tribunale potrebbe forse giudicarla diversamente. Emarginata e confinata dal mito nel girone infernale dei colpevoli e dei reietti, la Clitennestra raccontata da Anna Zago rovescia questo gioco, sfrutta la nostra necessità di sentir perdonate le nostre colpe attraverso lo specchio oscuro delle sue, per spiegarci cosa l’ha condotta dentro la gabbia dell’onta e del disprezzo. Noi torniamo da Clitennestra per liberarci dal male; Clitennestra viene a noi e ci chiede, a sua volta, di liberarla. E in questo feroce, disperato rapporto, c’è tutto il senso sacro del teatro.
Anna Zago, laureata in Architettura e attrice teatrale di formazione classica, si è specializzata in varie forme di espressione teatrale. Nel 2001 fonda insiemea Piergiorgio Piccoli l’Associazione culturale THEAMA. Dal 2002 è referente per il Comune di Vicenza Assessorato ai giovani e all’Istruzione del progetto TESPI, progetto di formazione per le scuole.
Piergiorgio Piccoli, attore, autore e regista, opera nel campo teatrale dal 1980. Ha ottenuto molti riconoscimenti ai principali concorsi nazionali di teatro ed ha partecipato ad importanti produzioni in Italia e all’estero, affrontando testi del repertorio classico, contemporaneo e popolare. Ha effettuato seminari e rappresentazioni in tutta Europa, ed ha allestito numerosi spettacoli al Teatro Olimpico di Vicenza. È docente di teatro per ragazzi ed adulti e opera nel campo della formazione e della comunicazione aziendale. Si occupa di regia teatrale in tutti i campi dello spettacolo. Ha approfondito numerosissimi temi tramite esperienza diretta, stage e seminari: regia, recitazione, produzione, organizzazione, animazione, coordinamento dei gruppi, improvvisazione, tecnica teatrale, psicotecnica, psicodramma, scrittura teatrale, studio della commedia dell’arte e formazione rivolta a tutte le età.