News11 settembre 2025 16:17

Municipi e catastrofi

I disastri internazionali sono così tanti e così gravi che la politica savonese, al momento, non riesce davvero a coinvolgerci. Infatti di questo ‘caso Di Padova’ di cui tanto si è parlato, su queste pagine non avete trovato traccia. Adesso tocca parlarne anche qui perché ci sono arrivate due lettere: una della vicesindaca che offre le sue dimissioni e una del sindaco che le rifiuta

Municipi e catastrofi

I fatti sono noti: nella notte di Ferragosto Elisa Di Padova ha avuto un incidente in scooter, con un elevato tasso alcolemico, mentre trasportava sua figlia che aveva appena festeggiato il suo compleanno. 

La bambina è finita al Gaslini in gravi condizioni e per diversi giorni si è temuto per la sua salute.

L’opposizione si è dimostrata compattamente solidale col dramma umano e personale della vicesindaca, ma poi giustamente - conclusasi per il meglio la vicenda dal punto di vista sanitario - ha chiesto conto dell’accaduto dal punto di vista amministrativo perché, come si diceva una volta, il personale è politico. E il silenzio dell’interessata, del sindaco e della giunta stava diventando francamente imbarazzante. 

Una volta compreso che qualcosa dovevano dire, hanno deciso di inviare alla stampa queste due lettere, che pubblichiamo (qui quella a firma Di Padova e qui la risposta di Russo).

La vicesindaca mette sul tavolo le sue dimissioni, consapevole del danno di immagine causato a una giunta che già non se la sta passando bene tra viabilità impazzita, crateri in corso Italia e l’avvio - choc della raccolta porta a porta.

Il sindaco, pur riconoscendo la gravità del comportamento della sua vice, rifiuta le dimissioni e le chiede di continuare, mantenendo le sue deleghe.

Adesso ritorniamo angosciati a temere per la sorte dei palestinesi e per quella di tutti noi, che rischiamo di finire in guerra per gonfiare i portafogli di pochi (e metteteci l’aggettivo che volete).

com