News29 settembre 2025 14:41

Alluvione

Nelle fotografie di Adriano e Fulvio Silingardi l'alluvione che colpì Genova il 7 e l'8 ottobre 1970

Alluvione

Una mostra, un libro: 

ALLUVIONE 

GENOVA 7-8 OTTOBRE 1970 

fotografie di Adriano e Fulvio Silingardi

la mostra è visitabile allo Studio Mascherona dal 4 al 18 ottobre 2025 

dal martedì al sabato 16 - 19  

sabato 4 ottobre 2025 ore 17 inaugurazione della mostra e presentazione del libro 

Salita di Mascherona 16 rosso, Genova. 

Sono stato un testimone diretto della tragica alluvione del 1970, e ho dovuto assistere a molte altre tragedie  simili che si sono succedute fino a oggi. La mia città, questa Genova così vulnerabile e così testarda, ha  affrontato ancora fango, ancora acqua, ancora morti, feriti, distruzioni. Nel corso degli ultimi decenni sono state  avviate opere per cercare di rimediare agli errori/orrori urbanistici che hanno causato, e ancora causano, queste  tragedie. Purtroppo, le cause principali della vulnerabilità del territorio metropolitano non sono state affrontate  a fondo e forse non lo saranno mai. La costruzione di edifici nelle zone di esondazione dei torrenti che  attraversano la città da Ponente a Levante è stata massiccia e ormai irreversibile, così come la completa  cementificazione delle alture cittadine dove non è rimasto un singolo fazzoletto di terra libero da costruzioni o  asfalto.  

Recentemente mi è stato chiesto di raccontare la mia esperienza di giovane fotografo nei giorni dell’alluvione del  1970. Ho frugato nei miei archivi per rinfrescarmi la memoria; con mia grande sorpresa mi sono accorto che  avevo molto più materiale di quello che ricordavo. A quel punto ho capito che la quantità delle fotografie  disponibili e la loro importanza, oltre al fatto che erano quasi del tutto inedite, potevano essere un’occasione per  farle conoscere e per cercare di parlare di quell’evento non come semplice ricostruzione storica ma come  qualcosa di contemporaneo. 

In mostra sono esposte stampe vintage del 1970, oltre a stampe digitali dai negativi originali. Il libro-catalogo racconta anche brevemente la storia delle principali alluvioni in città, con foto inedite del 1953. Nel 1970 lavoravo con mio fratello Fulvio e le fotografie dell’alluvione sono state scattate da tutti e due. Nel mio archivio  sono rimasti una ventina di negativi completi da 35 mm, tutti gli altri rimasero probabilmente vittime della  confusione che regnava nello studio e purtroppo non sono più riuscito a recuperarli; per fortuna avevo conservato anche una scatola di stampe originali. In quei giorni frenetici una casa editrice genovese decise di  fare uscire con il nostro aiuto un piccolo libro di fotografie dal titolo “Genova, immagini di una tragedia”. Fu un  vero instant book, un’impresa notevole considerata la tecnologia editoriale di quegli anni, ben diversa dalle  meraviglie del digitale di oggi! Nei mesi successivi uscirono altre pubblicazioni con le fotografie nostre e di altri  fotoreporter cittadini. Non si conoscono moltissime foto di quei giorni, non esistevano smartphone o camere  digitali, la fotografia era un mestiere o una passione per pochi. La maggior parte delle nostre fotografie sono state  scattate nel centro città, tra il quartiere della Foce, corso Torino, ViaCasaregis, Portoria, via XX Settembre, piazza Colombo, Brignole, poi Marassi, Borgo Incrociati, via Canevari, via Ferreggiano. Facemmo anche una rapida incursione a Ponente, tra Sestri e Voltri, ma di quelle zone purtroppo sono rimaste pochissime foto, per le ragioni  logistiche che spiegavo prima. Le prime fotografie, scattate il primo giorno e la prima notte, raccontano il  momento del pericolo e dell’emergenza, la sorpresa delle persone e la distruzione delle cose, l’impressione  dell’acqua ancora presente. Nelle fotografie dei giorni successivi si mostra prepotentemente l’energia e la  volontà dei genovesi (e non solo) di ripulire, recuperare, ricominciare. Moltissimi furono i giovani, arrivati anche  da fuori città, che si dedicarono a spalare il fango e ad aiutare la ripresa, come già era successo a Firenze qualche  anno prima; era la generazione del ’68, portatrice di nuovi fermenti e impegno sociale. Molte fotografie documentano la distruzione delle attività commerciali, artigianali e industriali della città. Particolare  impressione, anche dopo così tanti anni, si prova a vedere i grovigli di automobili stritolate e scaraventate  ovunque, molte finirono addirittura in mare; alcune foto mostrano piazzale Kennedy alla Foce diventato la  discarica per centinaia di rottami di auto. Naturalmente le fotografie non possono non ricordare anche i 35 morti  di quelle giornate e gli 8 dispersi; le vittime totali furono 43, lo stesso numero di un’altra recente tragedia  genovese, il crollo del ponte Morandi. La qualità fotografica è discontinua, le difficoltà sul campo e la fretta di  sviluppare e stampare il materiale non sempre hanno dato risultati tecnici e stilistici adeguati, ma la forza delle  immagini non esce indebolita dai graffi, la polvere o le sfuocature. L’intero corpo di foto che si è salvato ammonta  a solo 250 immagini diverse tra negativi e stampe, quelle scattate erano certamente molte di più. 

Il Libro 

“Alluvione – Genova 7-8 ottobre 1970” edizione Youcanprint 2025, 160 

pagine, 180 fotografie in bianco e nero. ISBN | 979-12-24023-38-8 

La sede della mostra 

Mascherona studio d’arte è stato aperto da alcuni anni da Luciana Trotta e  

Adriano Silingardi come spazio condiviso di lavoro e di esposizione, in  

continuità con il precedente atelier di via San Luca, sempre nel cuore del  

centro storico. Il lavoro artistico, pittura, scultura, ceramica si accompagna,  

a volte si fonde, con percorsi di fotografia contemporanea e storica. 

Adriano Silingardi (1951) vive e lavora a Genova. Fotografo, ricercatore e collezionista, ha fotografato Genova, il  suo centro storico e le trasformazioni urbanistiche e umane della città. Segue e fotografa i movimenti sociali e  politici dalla fine degli anni ’60. Ha pubblicato diversi libri fotografici e curato cataloghi e mostre come Gli anni  del ‘68 (2018, con R.Rossini e G.Galletta) e Le stagioni della fotografia militante 1960 - 2020 (2021, con P.De  Ferrari e G.Galletta). Si interessa alla fotografia antica, con particolare attenzione al Vicino Oriente e all’area mediterranea tra ‘800 e ‘900. Su questi temi ha prodotto e allestito mostre a Roma (2003) e Genova, Palazzo  Rosso (2014, 2017). Tra i suoi libri: L’Occhio della Sublime Porta, un viaggio fotografico nell’Impero Ottomano 

(2003), Luoghi Perduti – l’altra Genova (2016), Luci d’Oriente, le fotografie dei fratelli Zangaki (2016), Genova in  Movimento 1970 -1980 (2017), Gente di Prè (2017), Luigi Fiorillo, l’avventuroso fotografo di Alessandria d’Egitto (2018), La città invisibile – una storia fotografica di via della Madre di Dio (2018), Una famiglia al G8, diario, foto,  documenti (2021), Linee d’ombra (2024) 

Fulvio Silingardi, Genova (1948 - 2019). Fotografo in gioventù, uomo dai molti interessi, impegnato nel sociale,  animatore di comitati per la difesa dell’ambiente cittadino contro l’inquinamento industriale. 

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