Mercoledì 1 ottobre ore 18:30 libreria
Valentina Mastroianni presenta È stata tutta vita. Cesare, il viaggio che ci ha cambiato il cuore.
È stata tutta vita (De Agostini)
Il tempo ha un suono diverso quando sai che sta per finire. Una mamma lo sa, lo sente. Gli ultimi mesi sono volati, scanditi da visite mediche, nuove sfide e momenti preziosi: Cesare ascolta in loop le sue canzoni preferite, esprime desideri. Vuole andare al parco, fare un giro in moto, poi in barca a vela. E mentre Valentina cerca un modo per restare aggrappata all’amore, ai ricordi di ogni risata, il suo Cece si sta spegnendo. Sono momenti in cui tutto vacilla, il destino si fa crudele e tu puoi scegliere se chiuderti alla vita o prenderla per mano, anche quando fa più male, e lasciare che l’amore seminato continui a fiorire anche dopo. Perché anche se non puoi salvare tuo figlio, puoi salvare la dignità di quel tempo insieme, i momenti felici, la memoria. Puoi salvare te stessa e chi ti sta intorno, scegliendo di vivere e abbracciare la bellezza anche nel dolore. Come un amore che si espande, che non salva una vita, ma dà vita a tutto ciò che la circonda. Così, Valentina torna a raccontare. Tra le corsie del Gaslini e il mare di Genova, tra le avventure in canoa e le gite in treno, questo libro celebra ciò che rimane quando la vita si trasforma. Racconta l’amore che continua a vivere in chi resta, il dolore che chiede di essere attraversato, ma soprattutto una storia di vita piena, intensa, bellissima. Perché Cece ha combattuto contro una malattia rara e feroce, ma ha anche riso, cantato, amato con forza. E soprattutto, ha vissuto. Così tanto da insegnare a chiunque lo ha incontrato come si lotta e vive davvero, con coraggio, fino in fondo. È stata tutta vita è un messaggio per chi non ha smesso di credere. Per chi, anche nel dolore, cerca la luce. Per non dimenticare che a volte i figli arrivano da altri pianeti e ci insegnano come si vola, anche quando vanno via.
Sabato 4 ottobre ore 10:30 libreria
Andrea Staid presenta Dare forme al mondo. Per un design multinaturista.
Dare forme al mondo (Utet)
L’attuale congiuntura globale impone una riconsiderazione radicale delle nostre pratiche quotidiane, orientandole verso una sostenibilità che superi la logica economica per abbracciare l’intricata interdipendenza degli ecosistemi ambientali. In un simile contesto, la responsabilità di coloro che intervengono attivamente nella configurazione del mondo materiale si estende oltre la funzionalità e l’efficienza immediata: implica una prospettiva ecocentrica, che riconosca il valore intrinseco del pianeta e della complessa trama di vita che lo abita, includendo non solo le società umane, ma anche le comunità animali e vegetali. Da dove possono trarre ispirazione architetti e designer per andare in questa direzione? Come si può inserire la natura stessa nel processo creati - vo che porta a nuovi progetti e nuove possibilità? Con questo libro, Andrea Staid offre alcune risposte e indica molteplici direzioni di ricerca. L’innovativo concetto di “design multinaturalista” di Staid ci invita a riconsiderare le ontologie del design, superando una visione antropocentrica che confina la capacità di progettazione alla sola sfera umana. Attraverso una prospettiva etnografica sul design, Staid evidenzia come diverse specie non umane esercitino una forma di agency materiale che incide sull’organizzazione dell’ecosistema. È degno di nota come molte società contemporanee incarnino un sapere ecologico pratico: imitano le soluzioni progettuali offerte dalla natura e sviluppano sistemi produttivi intrinsecamente connessi al loro ambiente, rivelando un’epistemologia del design radicata in relazioni interspecie. Raccontando con attenzione poetica e rigore antropologico le esperienze di viaggio e studio che ha effettuato negli ultimi anni, Staid fornisce in questo libro una serie di vivide illustrazioni della possibilità, oltre che della necessità, di cambiare paradigma nelle professioni creative che hanno la responsabilità di dare continuamente nuove forme a questo antico mondo.
Andrea Staid , è docente di Antropologia culturale e visuale presso la Naba, di antropologia culturale presso IED Torino, Phd alla Universidad de Granada. Dirige per Meltemi la collana Biblioteca/Antropologia. Tra le sue pubblicazioni: I dannati della metropoli (Milieu 2014), Gli arditi del popolo (Milieu, 2015), Abitare illegale. Etnografia del vivere ai margini in Occidente (Milieu, 2017), Contro la gerarchia e il dominio (Meltemi, 2018), Senza confini. Etnographic novel (con F. Cogni, Milieu, 2018), Le nostre braccia. Meticciato e antropologia delle nuove schiavitù (Milieu, 2018), Disintegrati (Nottetempo, 2020), La casa vivente. Riparare gli spazi, imparare a costruire (ADD, 2021), Essere natura (UTET -2022), Dare forme al mondo (UTET -2025) I suoi libri sono tradotti in Grecia, Germania, Spagna, Cina, Portogallo, Cile. Collabora con diverse testate giornalistiche tra le quali Elle Decor e Il Tascabile.
Martedì 7 ottobre ore 18.30 libreria
Cinzia Pennati presenta Questioni di famiglia.
Questioni di famiglia (Sperling & Kupfer). Amanda De Santis è una donna single, con due figli - Teo, un adolescente incasinato, e Bianca, una seienne determinata -, un lavoro precario, un ex marito assente e un compagno incapace di sceglierla. È divorata da una costante sensazione di inadeguatezza, intrappolata nel confronto con le sue sorelle, Violante e Flaminia, all'apparenza impeccabili, e schiacciata dall'ombra di una madre - Anna - che incarna un ideale irraggiungibile e infallibile. E così, per proteggere chi ama e sé stessa, finisce per mentire, portando il peso di una fragilità che nessuno sembra vedere. Durante i festeggiamenti per il cinquantesimo anniversario dei genitori, la famiglia si ritrova attorno a una tavola di parole non dette, di affetti ingombranti e segreti mai affrontati. Amanda capisce che è tempo di cambiare, e forse il primo passo è raccontare e raccontarsi la verità. Perché ogni famiglia nasconde fratture sottili, silenzi troppo lunghi e ruoli che fanno male. E lei non è l'unica a portare dentro una questione rimasta in sospeso. Le sorelle, la madre, persino il padre: ognuno ha un segreto da custodire.
Cinzia Pennati è nata nel 1971 e vive a Genova. Da oltre vent'anni lavora come insegnante, si occupa di scrittura espressiva ed è formatrice. Nel dicembre 2016 ha aperto un blog, Sosdonne.com, che tratta tematiche femminili e si rivolge a una community di oltre 30.000 follower. È autrice di libri per ragazzi e romanzi. Con Sperling & Kupfer ha pubblicato In famiglia tutto bene.
Venerdì 10 ottobre ore 18.30 libreria
Paola Chiozza presenta Odio a prima vista.
Odio a prima vista (Always publishing). A ventitré anni, Margaret Hale - ambientalista convinta che combatte il cambiamento climatico e lotta per i diritti degli animali - ha un futuro roseo. Nella sua amata e incontaminata Cornovaglia, sta per ottenere un tirocinio nell’azienda dei suoi sogni.
Quindi… perché i suoi genitori vogliono rovinare tutto e trasferirsi al nord, nella metropoli più inquinata del paese?
Nella fuligginosa Milton, dove all'orizzonte al posto della brughiera si staglia il profilo delle acciaierie, la prima cosa che fa Margaret è farsi trascinare nella protesta ambientalista contro la Marlborough Mills, la principale acciaieria della zona… e proprio mentre brandisce un cartello che chiama "assassino" il CEO, lui le si presenta davanti su una Lamborghini rombante. Con il suo metro e novanta di completi eleganti, fascino diabolico e superbia, John Thornton è la personificazione del male: un ricco imprenditore trentunenne pronto a calpestare fiorellini, diritti umani e anni di battaglie ecologiste per il benessere della sua industria. In realtà, lui desidera onorare la memoria del padre mandando avanti un'azienda che dà lavoro a mezza città e quando, dopo l'ennesimo licenziamento, si ritrova senza un’assistente, l'unica opzione rimane proprio quell'ecologista irritante. Una ragazza stramba, che veste in modo orrendo, mangia cibi persino peggiori, e non abbassa mai lo sguardo durante le discussioni. Anzi, sembra non nutrire il minimo timore reverenziale nei suoi confronti. Opposti come il cielo e la terra, lontani come il nord e il sud, Margaret e John sono d’accordo su un’unica cosa: non troveranno mai un punto d’incontro. Ogni loro scambio accende una scintilla pronta a scatenare una guerra. Ma lavorare fianco a fianco significa anche scoprire l’altro senza filtri: quale storia nasconde l’arrogante imprenditore dietro agli occhi di ghiaccio che nessuna donna riesce a sciogliere? Che cosa succederebbe se l’inferno in cui credono di essere finiti John e Margaret da quando si sono incontrati fosse in realtà… il paradiso?
Paola Chiozza, da sempre amante della lettura, scrive il suo primo libro a soli diciassette anni e nel 2013 inizia a condividere le proprie opere sulla piattaforma di Wattpad. Tra i suoi romanzi di maggior successo: Punizione Divina, Conflitto di interessi e La serie dei Goldsmiths. Ferrarista sfegatata e amante della Formula Uno, non si perde mai un Gran Premio ed è per questo che ha deciso di scrivere uno sport romance ambientato nel mondo che più ama. Faster. Il brivido dell'amore è il primo romanzo dell'autrice a essere pubblicato con Always Publishing.
Mercoledì 15 ottobre ore 18.30 libreria
Daniele Genova presenta Silenzio a ponente.
Silenzio a ponente (Delfino Moro).
Silenzio a ponente” è un noir per modo di dire: è molto di più. È un’immersione in una storia cupa, spesso dolorosa, ma soffusa di un fascino difficile da esprimere a parole. È un’atmosfera che ti avvolge in volute sempre più strette, proprio come le spire di quel Serpente, guest star del romanzo, che appare e riappare in momenti vari, in un dialogo immaginario col suo “umano”: voce della coscienza che accompagna un uomo tormentato in momenti particolari.
L’uomo è Libero – nome non casuale – investigatore privato ora a riposo, con una vita complicata alle spalle; amori irrisolti, storie attuali un po’ incerte. Soprattutto un dolore spaventoso nell’anima, il peggiore che un padre possa soffrire: la morte di una figlia. È il complesso di tutto ciò, che ha reso Libero un uomo fragile; l’età avanza, è tempo di bilanci, di pentimenti. Di ricordi. E qui il Serpente spadroneggia: lo riporta ai suoi errori, a ciò che avrebbe potuto essere. Riflessioni , rabbia, pensieri macinati in momenti di solitudine, o in compagnia di un bicchiere di vino
Daniele G. Genova, scrittore di Celle Ligure (SV), autore di noir “Il nodo dei gabbiani”, “La campana di Rivara”, “Alla morte si arriva vivi”. “Silenzio a Ponente” è il nuovo suo romanzo Noir, presentato in anteprima il 10 luglio ad Andora, nell’ambito del prestigioso Festival AG NOIR da lui stesso ideato undici anni fa insieme allo scrittore Andrea G. Pinketts.
Martedì 28 ottobre ore 18.30 libreria
Orso Tosco presenta Controbuio.
Controbuio (Ubagu). A Sanremo le notti della settimana del Festival sono sfavillanti e chiassose, e la città sembra tornare a vivere i fasti di un tempo passato. Ma questa notte la tempesta in corso ha deciso di spegnere i festeggiamenti. La città è prigioniera di una bufera apocalittica che peggiora di ora in ora. E quindi che ci fa Orso Tosco in macchina, in barba alle allerte meteo, diretto proprio verso la Città dei Fiori? A chiamarlo è stato Tonino, storico amico del padre nonché celebre pussettista, baro a cui qualsiasi casinò ha chiuso le porte in faccia da decenni. Orso era convinto che fosse morto, e adesso che lo scopre redivivo non può che farsi attirare in quella che ben presto si rivela essere un’impresa folle. Tonino ha radunato alcuni tra i più sgangherati personaggi legati al mondo del Casinò di Sanremo degli anni Settanta e Ottanta con l’obiettivo di ritrovare l’oro scomparso di un ristoratore e cambiavalute ucciso nel lontano 1979. Orso si lascia coinvolgere in questa caccia al tesoro bislacca e ubriaca spinto dalla sua viscerale attrazione per il caso e il mistero, e dal legame fortissimo col padre, croupier del Casinò negli anni d’oro. E proprio le storie incredibili di quell’epoca ruggente in questa notte di evocazioni tornano a essere raccontate.
Incontriamo così ex croupier, spacciatori e rapinatori navigati, «gente sempre in fuga ma facilissima da trovare», «piena di storie e buchi nella memoria, nemica e innamorata di se stessa». Ognuno di loro porta con sé il mito della vittoria miracolosa e definitiva, le cicatrici di un’epoca ormai tramontata. Controbuio esplora le profondità di un’anima malinconica e resistente, quella del narratore e di una Sanremo trasfigurata, dove le glorie del passato sono sommerse dal fango di un presente mediocre, eppure lo spirito indomito dei suoi volti continua a brillare, scintilla ancora nell’alba dopo la notte.
Orso Tosco, scrittore e sceneggiatore, è nato a Ospedaletti nel 1982. Tra i suoi libri, i romanzi Aspettando i naufraghi (2018) e London voodoo (2022), entrambi pubblicati da minimum fax, e Nanga Parbat. L’ossessione e la montagna nuda (66thand2nd, 2023, finalista al premio The Italian Review). Con L’ultimo pinguino delle Langhe (2024, vincitore del premio Provincia in giallo e del premio Scerbanenco) ha inaugurato la serie del «Pinguino» per Nero Rizzoli, poi proseguita con La controra del Barolo (2025).